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110° anniversario della nascita del Carabiniere Bonavitacola

110° anniversario dellla nascita del Carabiniere Bonavitacola - il 3 marzo a Cassano Irpino  hanno ricordano a l’eroe Filippo Bonavitacola. M.O.V.M. alla memoria, in occasione del 110° anniversario della sua nascita.

L’Arma dei Carabinieri
Alla commemorazione i familiari del decorato,  la partecipazione di Autorità civili, militari e religiose nonché di una rappresentanza delle Associazioni Carabinieri in congedo e di alcune vedove e orfani dei militari dell’Arma.

Dopo la deposizione di una corona di alloro nel cimitero diCassano Irpino, nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie un concerto della Fanfara del 10° Reggimento Carabinieri Campania, unitamente alla proiezione di un video storico che ha riportato i momenti salienti dell’arrivo dei resti mortali di Bonavitacola a Montella e della loro tumulazione a Cassano Irpino, nonché la premiazione degli alunni delle scuole primarie (classe quinta) vincitori di borse di studio a Lui intitolate. Il tutto in una solenne cornice composta da Carabinieri in Grande Uniforme.

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“La fuga dei giovani ” di Nico Drago

“La fuga dei giovani " Terra da bellezza inestimabili, terre prodigiose che danno vita a materie prime di ccellenza come il Fiano di Avellino e la Castagna di Montella, mare che irrompe nelle strade, negli animi e negli sguardi.
Sole che scada con prepotenza le giornate, alleviando ogni brutta emozione, meta ambita nelle vacanze di un’Italia che spesso tende a metterla da parte, per poi farsi riconquistare dalla cristallina acqua salata dei nostri amati mari, che purifica corpo e anima dagli inverni gelidi e freddi appena passati. I ragazzi del Sud; NOI ragazzi del Sud con sogni troppo grandi, costretti a lasciare l’amata terra per concretizzare quegli amati sogni e a non farli infrangere.

Perché il Sud che è dannatamente bello e pieno di sfaccettature, ma vergognosamente precario. La fuga dei giovani del sud è un fenomeno storico che ha radici antiche, legate soprattutto ai cambiamenti intercorsi con l’Unita d’Italia. Esso purtroppo non fa marcia indietro, anzi come dimostrano i numeri importanti a quanti hanno un’età compresa tra i 25 ei 34 anni . Le persone che lasciano il SUD, sono sempre di più in aumento e l’età si è addirittura, abbassata ovvero da i 17-18 anni a salire , esso rappresenta un fattore che segna un cambiamento non indifferente rispetto al passato anzi più passa il tempo è più questo fattore aumenta.
Una precarietà che ti costringe a lasciarlo “ e mentre scrivo ciò mi viene da piangere solo a pensarci” anche quando senti che non riesci e non vuoi farlo. Una precarietà che ti porta ad affermarti in diverse città. Soddisfatto di una semplice vita lavorativa ma vuota, piena di nostalgia fatto di mancanze familiari, del tuo posto a tavolo vuoto che si riempie solo nelle feste, di compleanni persi, e il continuo senso di colpa e la costante domanda “PERCHE” perché ho lasciato il mio amato sud e la mia dolce Irpinia, e di non riuscire a usare la tua professionalità per migliorare il posto in cui sei nato e vorresti stare. Perché miei cari è facile dire “VOGLIO RESTARE AL SUD; VOGLIO FAR SENTIRE LA MIA VOCE” MA “ME LO CONSENTIRANNO DI RESTARCI? O DOVRO’
RIPARTIRE E ANDAR VIA? Chi sono le persone che vanno via dal SUD Italia ?
Le persone che vanno via dal sud sono innumerevoli , dai giovani compresi tra un’età di 17-18 anni anni a salire come già detto prima , ma si sta assistendo ad un fenomeno che  colpisce anche persone di una certa età che è compresa tra i 34 anni a salire fino ad arrivare a chi ha 50 anni o più.
Quali sono i motivi per il quale tante di questi “Giovani “ vanno via?
C’è da rispondere a questa domanda con una parola sembrerà brutta da dire ma è SFRUTTAMENTO: molti giovani vanno via, sottopagati, stressati dalle troppe ore di lavoro, dai turni che ti portano allo sfinimento sia emotivo che psicologico; tanti giovani che anche facendo stage appena gli viene proposto di restare, fanno le valigie e vanno via, in cerca di condizioni migliori di lavoro.
Turni regolari, pause meritate e riposo senza il telefono che vibra. Troppe urla troppe grida, persone che non vogliono ascoltare e non vogliono sentire la voce dei giovani e per loro sono solo braccia da sfruttare.
Le ragioni di una scelta….
Spesso chi lascia casa e si trova ad affrontare un trasferimento, spostarsi per lavoro o per l’università non trova condizioni di vita semplici non è tutto rosa e fiori, anzi si trova ad affrontare condizioni di precarietà, legate all’aumento dei prezzi in stagione ad esempio si divide un bagno in 30 persone, e nelle grandi città c’è un aumento di prezzo per gli affitti e i costi sono troppo elevati;
Quando i giovani decidono di andar via?
Beh noi giovani decidiamo di andar via quando nei paesi capiamo che siamo costretti ad emigrare, e ci sentiamo a disagio. Sono colpevoli, a chi appartiene a una generazione che non è stata in grado di costruire un Paese accogliente, che sapesse dar loro opportunità e prospettive per il lavoro e per un futuro migliore, invece che un Paese vuoto, desolato, abbandonato a se stesso.
Quali sono le regioni dove vanno?
Le regioni in cui i giovani decidono di emigrare sono diverse si parla soprattutto dal Lazio, Lombardia, Firenze, Venezia e l’Emilia – Romagna. Fino a salire anche spostandosi in diversi stati come la Svizzera, la Germania, la Francia. Quindi ci troviamo in due elementi che sicuramente trainano i flussi migratori, come le aree ricche e i centri urbani. E ciò non rappresenta una sorpresa. Si tratta di due elementi che mancano attualmente nei nostri paesi.
Le città che un tempo erano capitali di regno come Napoli e Palermo, non riescono a competere con Milano, Bologna o Roma. Il Sud, quindi, manca di città attraenti e di aree ricche.
LETTERA AI GIOVANI
Questa lettera e per voi cari giovani , per tutti voi, voi che oramai stanchi di cercare
di realizzare i Vostri sogni siete costretti ad abbracciare una valigia riempirla dei vostri sogni e speranze per partire, lasciare quella amata terra, quelle amate feste del paese che non vedrai più da giovane ma solo da persona adulta, perdere tante giornate trascorse con gli amici a sorseggiare una bevanda al bar, o una classica passeggiata a lo varo re la spina, lasciare il paese per destinazioni che spesso non vorremmo.
Questa amata terra fa si che sempre più giovani come me vanno via lasciandoli scappare, perché vedono quei sogni infrangersi, buttati dentro un secchio dell’immondizia e si miei cari giovani ci tocca lasciare questa terra.

Ora però scrivo a voi proprietari di locali, bar, pasticcerie e ristoranti, voglio far sentire la mia voce e dirvi “BASTA” si BASTA , basta allo sfruttamento, basta a sentirci dire che non valiamo nulla, basta sentire le vostre cantilene a disco rotto che qualcun altro vi riempiva il locale, basta con quel sorriso del cavolo stampato sul viso per far capire che non ci volete nei vostri locali per fare uno stage, basta troppe ore di stage non retribuito.
Ora si sono felice di farvi sentire la mia voce e quella di molti giovani che state facendo scappare, miei cari gestori di locali a voi fa bene vedere solo ciò che piace a voi ma spesso come si dice “vi mettono le fette di prosciutto davanti agli occhi” e basta di farvi mandare foto di cosa facciamo dietro al bancone del bar e come sempre gli attimi prima dove vi pulivamo la merda del vostro locale non vi interessava, se vi chiedevamo di fare lo stage da voi e ci avete chiuso la porta in faccia “ giusto dopo vi rubiamo il lavoro guardando” , basta sfruttarci per 10-12 ore al giorno e basta sentirvi urlare e lamentarvi che i giovani non hanno voglia di lavorare; ma vi siete mai chiesti il perché , perché vi piace sfruttare la gente e pagarla quattro spicci.
Ora però vi dico anche grazie quel grazie mai detto che per voi non valiamo nulla e ci date quattro spicci come paga da altre parti lavoriamo, corriamo, ridiamo durante il servizio e in tutto ciò proprietari e clienti sono felici, ci meritiamo ogni pacca sulla spalla che ci danno e forse si anche ogni tanto una “cazziata”. Siamo oramai in un paese morente e basta lamentarvi coi giovani, basta sfruttarci, basta mettervi tutto ciò che guadagnate sotto il cuscino, BASTA. Questa invece la dedico a voi giovani a NOI miei cari ragazzi basta valigie in mano, vogliamo restare qui nella nostra terra, vogliamo lavori che ci soddisfano, vogliamo turni ragionevoli, vogliamo stipendi che ci meritiamo e contratti fatti come si deve, e facciamo si che nessuno vada via, siamo noi il futuro di queste terre e se partiamo resterà solo una landa desolata.

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Le matinée di "Una Storia Diversa", Palatucci

Museo della Memoria e della Pace - Centro Studi "Giovanni Palatucci" Le matinée di "Una Storia Diversa", la performance multilinguaggio ideata e curata da Teatro dei Dioscuri, hanno fatto conoscere in maniera non consueta le vicende del campo di internamento e dei Palatucci ai ragazzi delle classi quinte della primaria e alle classi della secondaria dei due Istituti Comprensivi di Campagna.

 

 

 

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Giovanni Palatucci dalla scuola primaria al diploma di maturità classica (1915–1928 )”.

Si tratta di uno scritto , sotto forma di quaderno di circa 40 pagine sul percorso scolastico di Giovanni Palatucci, così identificato: “dalla scuola primaria al diploma di maturità classica (1915–1928 )”.
Nello specifico abbiamo realizzato e metteremo in distribuzione circa 500 copie, a seguito di un dibattito/conferenza ( date da definire nel 2024/2025 ), proprio presso le scuole che il Palatucci frequentò. ( Scuola elementare di Montella; Ginnasio Dionisio Pascucci in Dentacane di Pietradefusi in provincia di Avellino; Liceo classico Pietro Giannone di Benevento e infine nel prestigioso liceo Torquato Tasso di Salerno, dove il giovane Palatucci, conseguì il diploma di maturità classica, rilasciato il 23 novembre 1928, come privatista ).

 

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Una donna originaria di Montella Perde il controllo dell'auto e finisce in una cunetta dell'ofantina

I< Vigili del Fuoco del distaccamento di Montella, questa mattina  18 febbraio sono intervenuti  sull'Ofantina, per un incidente stradale che ha visto coinvolta una  autovettura la quale sbandava e finiva nella cunetta.

La donna alla guida di 30 anni originaria di Montella, rimaneva incastrata nell'abitacolo e i primi soccorsi sono stati prestati da un Vigile del Fuoco  La donna  è stata liberata ed affidata ai sanitari del 118 intervenuti, e trasportata alla Città ospedaliera di Avellino . Per il recupero del veicolo si è reso necessario l'intervento dell'autogru dalla sede centrale di Avellino, e per i rilievi di loro competenza sono intervenuti i Carabinieri del nucleo Radiomobile di Montella.

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A Montella, una giornata insieme per conseguire l'importante certificazione BLS-D.

A Montella, una giornata insieme per conseguire l'importante certificazione BLS-D. Fondamentale al giorno d'oggi conoscere bene le tecniche di primo soccorso. Impara anche tu a salvare una vita!
Largo Giulio Capone Montella AV.

 

0827 197017 351 7659471
www.istitutobisogno.it

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Furti nelle chiese di Cassano e Montella, 27 indagati

La banda che agiva in tutta la Campania rubando opere d’arte e oggetti religiosi di valore per poi rivenderli  è stata sgominata- ventisette le persone indagate per furto e ricettazione di opere d’arte da chiese e palazzi storici in varie città.

Irpinia rubata anche una statua in gesso raffigurante "Tobia", una scultura in legno raffigurante "Pesce", due medaglioni in argento e due corone in argento, trafugati il 21 dicembre 2016 dalla chiesa "San Bartolomeo Apostolo" di Cassano Irpino. E ancora un dipinto su ceramica di “San Francesco d’Assisi” e una scultura in legno raffigurante "Ecce homo", sottratti il 17 febbraio 1970 dal Convento "San Francesco a Folloni" di Montella.

I carabinieri hanno notificato il provvedimento di chiusura delle indagini preliminari emesso dal pubblico ministero Daniela Pannone della Procura di Santa Maria Capua Vetere.

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Bando di concorso premio Sabino Dello Buono

Bando di concorso per l'assegnazione del premio Sabino Dello Buono . Realizzazione di un opera avente ad oggetto la Raffigurazione del SS. Salvatore  nella fede popolare.

 

 

 

 

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Antonio Lepore da Montella alla Gloria Michelin

Antonio Lepore da Montella alla Gloria Michelin Il percorso gastronomico di Antonio Lepore è un racconto di passione, esplorazione e una ricerca incessante dell'eccellenza culinaria. Dalle umili origini a Montella, in Campania, fino al prestigioso riconoscimento delle stelle Michelin, la sua storia è un esempio della potenza trasformativa della dedizione e della creatività in cucina. La Biografia
L'avventura culinaria di Antonio Lepore inizia a soli 14 anni, quando lascia la sua Montella natale in Campania per intraprendere un percorso di formazione alberghiera a Roccaraso, in Abruzzo. Terminati gli studi, decide di approfondire le sfumature delle cucine regionali e nazionali sotto la guida di Michele Casciato al Grande Albergo. La sua ricerca della raffinatezza culinaria lo porta poi oltre i confini italiani, alla Tutton's Brasserie di Londra, arricchendo il suo repertorio con sapori internazionali.

Tuttavia, il richiamo delle montagne e dei laghi italiani è irresistibile. Antonio ritorna alle sue radici, unendosi al team del Ristorante Verbano sull'Isola dei Pescatori del Lago Maggiore. Qui inizia a comprendere veramente l'importanza del piatto, la qualità delle materie prime e l'importanza dei prodotti stagionali.

Nel 2018, il percorso di Antonio lo porta da David Cattoi al Lido Palace di Riva del Garda. Questa esperienza accende la sua curiosità per le tradizioni e i sapori trentini. Gestisce abilmente il suo tempo tra la cucina innovativa ma anche un po' mediterranea di David sul lago e periodi stagionali nelle montagne di Madonna di Campiglio.

L'inverno del 2019 segna un momento cruciale nella carriera di Antonio quando entra a far parte della cucina di Giovanni D’Alitta al Bio Hotel Hermitage di Campiglio come sous chef. Questa collaborazione è fondamentale per la sua crescita professionale, sviluppando una profonda comprensione culinaria. Il suo potenziale viene presto riconosciuto dalla famiglia Maffei, che lo porta a fare un'importante esperienza con Enrico Crippa al Piazza Duomo di Alba. Qui, la sua fascinazione per i vegetali e l'arte del foraging fioriscono, ulteriormente perfezionati durante il suo tempo con la Chef stellata Antonia Klugmann all'Argine a Vencò.

Ritornando al Bio Hotel Hermitage come Chef nel dicembre 2022, il viaggio di Antonio si completa con uno stage nella cucina dello Chef stellato Nino di Costanzo presso DanìMaison ad Ischia. Nino gli trasmette una profonda apprezzazione per i sapori casalinghi e l'eleganza del gusto e della presentazione, enfatizzando la disciplina e l'attenzione ai dettagli.

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Montella saluta Gianluca Fatale

Montella saluta Gianluca Fatale Chiesa Madre 22 Febbraio 2024

 

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Gianlù

Caro Staffs,       così ti chiamavamo fin dai tempi di “Tele C” ed a te piaceva tanto. E’ troppo facile dire bene di te, sei stato un combattente indomabile ed hai sempre eccelso in qualsiasi attività ti sia dedicato.
Il tuo capolavoro assoluto è stato l’ aver generato tua figlia Diletta ma anche ad ognuno di noi hai dato tanto.
Amavi Montella e con la tua inseparabile compagna, la telecamera, hai lasciato documenti storici al tuo paese, le riprese alla famosa Via Crucis di Nanzi Corte, i vari servizi giornalistici di Tele C, le dirette di tanti eventi civili e religiosi e tanto altro ancora.
Con la tua tenacia sei poi “salito di grado” e sei diventato il regista della squadra esterna “Montella 1” per le dirette streaming di montella.eu.
Eri preciso, professionale, a volte pignolo ma potevi permettertelo perché sapevi il fatto tuo.
L’ ultima volta che ci siamo visti, una settimana fa, abbiamo discusso della prossima diretta dal Santuario del Santissimo Salvatore del quale eri devotissimo, devozione che hai trasmesso a tua figlia.
Non abbiamo potuto fare nulla per te, nessuno ha potuto far nulla.
L’ unico modo per onorarti è quello di dedicarti una diretta che siamo sicuri apprezzerai tantissimo.
Domani alle 9 saremo in Chiesa per una diretta streaming e tu sarai il nostro regista e lo resterai per sempre Gianlù, mai nessuno ti sostituirà, te lo promettiamo.
Ciao Staffs.

 

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Gianluca non è più tra noi

Sei stato uno di noi.....Anche durante la tua malattia, non hai mai perso il tuo sorriso.  Un autentico lupo, esempio di vita vera.

Montella ti ricorderà come meriti. Con gli occhi gonfi di lacrime, ti facciamo una promessa :  NON TI DIMENTICHEREMO MAI! ❤

 

Le esequie avranno luogo Lunedì 12 Febbraio 2024 alle ore 09,00 nella Chiesa Madre.

 

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Plastimontella su Italia Green

Italian Green su Rai Due  La puntata è stata registrata direttamente a Montella (AV) il 9 febbraio 2024 pressol'azienda  Plastimontella. un'occasione imperdibile per scoprire lo splendore di Montella e le iniziative green sostenibili https://fb.watch/q7BrBfmGLA/

 

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Modena commemora Giovanni Palatucci, funzionario di Polizia, Questore di Fiume

In occasione del 79° anniversario della morte di Giovanni Palatucci, funzionario di Polizia, già Questore di Fiume, morto il 10 febbraio 1945 nel campo di concentramento nazista di Dachau, questa mattina è stata deposta una corona di alloro dinanzi alla stele a lui dedicata nel piazzale antistante la Questura. Presenti alla cerimonia le massime Autorità cittadine e le rappresentanze dell’A.N.P.S. di Modena e Sassuolo.

Palatucci nasce a Montella (AV) il 31 maggio 1909. Si laurea in Giurisprudenza nel 1932 presso la Regia Università di Torino. Nel 1936 vince il concorso e si reca a Roma per frequentare il 14° corso per Funzionari della Pubblica Sicurezza al termine del quale viene assegnato alla Questura di Genova. Il 15 novembre 1937 viene trasferito presso la Questura di Fiume, dove assume l'incarico di responsabile dell'Ufficio stranieri.

Dall’8 settembre del 1943 fu reggente della Questura di Fiume e, dopo un anno, il 13 settembre 1944 viene arrestato dalla Gestapo e portato nel carcere "Coroneo" di Trieste con l'accusa formale di cospirazione ed intelligenza con il nemico. Qui viene condannato a morte dalle autorità tedesche per la sua attività a favore delle migliaia di profughi ebrei che riuscì a sottrarre alle persecuzioni naziste. Il 22 ottobre 1944 viene deportato nel campo di concentramento di Dachau, vicino a Monaco di Baviera (matricola 117826). Il 10 febbraio 1945, a poche settimane dalla Liberazione, muore a soli 36 anni dopo quattro mesi di stenti e sevizie.

Durante la sua permanenza a Fiume, come Funzionario di Pubblica sicurezza, Giovanni Palatucci aiutò gli oppressi dal nazifascismo salvando molte vite. Già nel 1937, quando era responsabile dell’Ufficio stranieri di Fiume, distrusse moltissimi fascicoli di cittadini di religione ebraica per sottrarli alla deportazione nei campi di sterminio nazisti.

È stato un esempio e portatore di quei valori di giustizia e servizio in favore dei cittadini. Per tale motivo Giovanni Palatucci, nel 1990, è stato dichiarato Giusto tra le nazioni dallo Yad Vashem, l’Ente nazionale per la memoria della Shoah dello Stato di Israele, nel 1995 è stato insignito della medaglia d’oro al merito civile e, dal 2004, lo Stato del Vaticano lo ha proclamato “Servo di Dio”, titolo attribuito alle persone per le quali è stato avviato il processo di beatificazione.

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Il campo base regionale dei vigili del fuoco a Montella

A Montella il campo base regionale dei vigili del fuoco. Il Comune sigla l’intesa col Ministero Un'area da 4.500 metri quadrati nell'area Pip di Contrada Baruso è stata destinata a sede di coordinamento delle attività dei caschi rossi, calamità ed emergenze. Firmato il protocollo con il Ministero dell'Interno e il coordinamento regionale del Dipartimento dei Vigili del fuoco

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Chiediamo la grazia al Presidente della Repubblica per il Dottor Iannace Carlo

Il Dottor Iannace Carlo è un medico di grande competenza e dedizione, che ha dedicato la sua vita alla terapia e alla prevenzione. È un uomo che ha fatto del suo lavoro una missione, permettendo a tantissime donne di poter continuare il percorso della vita. Questo è il Dottor Iannace, sempre al suo fianco carissimo dottore.

La sua professionalità ed umanità sono state fondamentali nel campo della medicina in Italia. Nonostante le sue numerose realizzazioni, si trova ad affrontare ingiustizie che minano la sua reputazione e la sua carriera.

Chiediamo giustizia per il Dottor Iannace Carlo. La sua dedizione al lavoro merita rispetto e riconoscimento, non ostacoli o diffamazione. Sosteniamo questo medico eccezionale nella lotta contro l'ingiustizia.

Firmate questa petizione per sostenere il Dottor Iannace Carlo nella lotta contro le ingiustizie che sta affrontando.

Non si deve fare nessuna donazione.

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La FERRERO ricerca un responsabile operativo

La FERRERO ricercaun responsabile operativo con laurea in ingegneria ed esperienza nel settore manufatturiero per la sede di Sant'Angelo dei Lombardi. Shift Operative Leader - Southern Italy - Sant'Angelo dei Lombardi, Campania - Indeed.com

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Dott.ssa Angela Pepe Montella

Dott.ssa Angela Pepe Montella “Il cambiamento è una porta che si apre solo dall’interno.”  Questo aforisma mi accompagna ogni giorno nel mio percorso di crescita e trasformazione, e oggi voglio condividerlo con voi. ùQuante volte ci siamo trovati di fronte a una porta chiusa, desiderando un cambiamento nella nostra vita? Ricorda che la chiave per aprirla è dentro di te.  Cosa vuoi cambiare oggi? Condividilo nei commenti e iniziamo insieme questo viaggio di autenticità e crescita personale! 🌷💚

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Associazione di Volontariato Pro-Disabili “Autilia A. Volpe” ODV

Una bella iniziativa solidale è stata adottata dal supermercato MD di Montella. Per ogni spesa di importo minimo pari a 30€ potrete destinare 1€ all'associazione! La procedura è semplice, chiedete informazioni alle casse.
Ogni aiuto può fare la differenza per associazioni come la nostra che si autofinanziano!

 


Grazie a chi ci sceglierà

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Decima Edizione del concorso Borsa di Studio, svolta dall’ Associazione Amici di Crotone di Giovanni Palatucci

Il  27 Gennaio 2024   Si è conclusa la Decima Edizione del concorso Borsa di Studio, svolta dall’ Associazione Amici di Crotone di Giovanni Palatucci presso l’Istituto Professionale per l’Industria ed Artigianato I.P.S.I.A.sito in Via Carducci a Crotone , in occasione della Giornata Memoria ( Shoah ).All’evento curato dal Presidente dell’associazione Cav. Vincenzo in collaborazione con la Dirigente dell’I.P.S.I.A. Prof.ssa Serafina Rita Anania hanno presenziato oltre 150 Studenti dell’Istituto.
Autorità Militari tra cui Il Commissario capo della Questura dr. Pietro Macrì ; Per il Comando Militare Esercito “ Calabria “ Il Tenente Colonnello Gianluca Prestia a nome del Colonnello Ugo Gaeta; L’Assessore alla cultura del Comune di Crotone Avv. Nicola Corigliano; il Capitano del comando dei Carabinieri Rossella Pozzebon; Cap. Antonio Cerbone della Capitaneria di Porto Guardia Costiera; Isp. Gabriele Galuppo dei Vigili del Fuoco in rappresentanza del Comandante.
Per le Associazioni militari il Presidente dell’ A.N.M.I Michele De Caro; Giuseppe Ferdinando Calendini dell’Associazione Piumati in Congedo;
Presenti i soci dell’Associazione di Crotone,


Costa ed Anania nella loro relazione hanno ringraziato i ragazzi con il soffermarsi sulle gesta del personaggio Venerabile Giovanni Palatucci, in occasione questa Giornata della Memoria, con l’auspicio di non dimenticare quanti hanno sacrificato la loro vita per salvare tante vite umane, innocenti ed Ebrei. L’Avv. Nicola Corigliano ha ringraziato i presenti annunciando la sua disponibilità ad eventi culturali futuri.
Don Ezio Limina ha sottolineato la causa di beatificazione in corso di Giovanni Palatucci mentre Sestito Filippo del CSV Calabria Centro ha raffrontato il periodo dello sterminio nazista all’attuale situazione creatasi. I Militari Rossella Pozzebon, Antonio Cerbone, Gianluca Prestia, Gianluca Prestia evidenziando la figura di Palatucci si sono soffermati nel ribadire l’importanza di portare avanti tali eventi nelle scuole, per non dimenticare.
A Gaza ove esistono più di due milioni di Ebrei.
Le slides proiettate dal Presidente Costa hanno evidenziato la vita di Palatucci e gli orrori del periodo nazifascista per concludere, altre slides dei lavori dei ragazzi dell’I.P.S.I.A. sono state visionate dal pubblico presente .


Pertanto la giuria affidata a persone esperte , ha esaminato i lavori presentati ritenendo accentrati nel tema del concorso :
“ Giovanni Palatucci “ Servo di Dio e Giusto fra le Nazioni “ Il Questore Buono “
Grafica e Fumettistica
Per ricordare Il Servo di Dio, Giusto fra le Nazioni e Medaglia d’oro al Merito Civile, Giovanni Palatucci ( Questore reggente la Questura di Fiume ) morto il 10 Febbraio 1945 a solo 36 anni nel campo di concentramento di Dachau in Germania. dopo avere salvato oltre 5.000 Ebrei indetto per l’anno scolastico 2023-204 dall’Associazione Amici di Crotone di Giovanni Palatucci.
Le autrici vincitrici delle vignette fumettistiche risultano: le seguenti
I° Classificate entrambi
Ceraulo Sara
Carvello Francesca
Partecipandi della classe V° sezione H :
Mazzei Michele, Garà Giusy, Ceraulo Sara, Pugliese Carmen, Carvello Francesca, Falbo Agnese, Misticoni Anna, Pullano Nicole, Cristiani Ilaria Rodio Filomena, supportate dai Docenti Prof. Nicola Garcea, Prof.ssa Elisabetta Marchio e Prof.ssa Concetta Masi.
A vincitori assegnatari della X Borsa di Studio Giovanni Palatucci sarà consegnato a breve un assegno di euro 250,00 ( cadauno ) per un totale di euro 500,00 ( Cinquecento ) una tantum, inoltre nella giornata una Targa Ricordo del Maestro Cav. Michele Affidato ed un Attestazione di Benemerenza.
Agli altri studenti partecipanti un’Attestazione di partecipazione e ringraziamenti.
Crotone 27 Gennaio 2024
Cordialmente
Associazione Amici di Crotone
di Giovanni Palatucci
Il Presidente
Cav. Vincenzo Costa

 

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