

Necrologi 2022
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MARIO GAROFALO RICORDA NINO DELLO BUONO - La scomparsa di Nino Dello Buono mi getta nella costernazione - quella che ti imprigiona il corpo e la mente quando muore una persona cui si vuol bene e che pensi non possa e non debba morire mai - e risveglia in me i tanti ricordi di una amicizia affettuosa e profonda.i lunghi animati colloqui,le lunghe ed atemporali passeggiate... Muore con Lui una parte di me,della mia giovinezza e di un tempo di fedi e di "illusioni",che , pur rimpianto, riesce ancora ad illuminare la grigia prosa di questi ultimi giorni .
Con Nino ho vissuto una intensa stagione della politica montellese, quando la sinistra,discesa dai pergami dell'astrazione e della purezza ideologica che nel secondo dopoguerra per oltre un decennio l'aveva caratterizzata rendendola vacua, finalmente si misurava con i problemi reali della gente ed il partito socialista montellese,eredità storica di Ferdinando Cianciulli, rivendicava una sua autonomia ed un ruolo di guida nell'ambito della sinistra locale. Di quella innovatrice svolta politico-amministrativa Nino fu il più fattivo ed intelligente protagonista,pur restando ,per sua scelta e caratterialità di indole,in una zona di secondo piano e talvolta di penombra.Con Nino scompare il volto buono ed umano del socialismo montellese ed un esercizio della politica che si manifesta in un rapporto improntato ad una "umiltà" sorridente,scevra di quella forma di spocchiosa boria,che spesso si atteggia nei detentori del potere politico-amministrativo nei piccoli paesi. La sua fede politica,la sua coscienza socialista ( quella di un socialismo empirico,fattuale,mai ideologico o retorico) si esprimeva nell'ascolto rispettoso,nella com prensione e nel gesto concreto e disinteressato,in un appassionato pragmatismo.
Il suo passaggio terreno lascerà un'orma non cancellabile nella storia della comunità montellese.
VII^ PUNTATA La stagione 1985/86 può essere sicuramente considerata come la migliore in assoluto per il C.S. Nettuno fino agli anni 1995/96 quando ci fu l’approdo alla Serie C2 maschile.Iniziamo la preparazione precampionato con molto impegno agli ordini di mister Umberto Januale, per il terzo anno sulla panchina della squadra maggiore. Io sono il 2° allenatore, oltre a guidare i settori giovanili ed il settore femminile di prima divisione. Prima partita di campionato a Procida, contro una squadra considerata tra le favorite, perdiamo per 3 set a 0, ma sappiamo che le altre formazioni
Leonarda Cianciulli. Dopo la lettura della sentenza un fotografo le gridò "Mostro, girati!" . Lei si girò e sorrise. "Quella donna era veramente dolce" Disse, parlando di una delle vittime di cui aveva assaggiato la carne.
LA SAPONIFICATRICE DI CORREGGIO
Leonarda Cianciulli, familiarmente chiamata "Nardina", ma più conosciuta come la "saponificatrice di Correggio", nasce nel 1893 a Montella, in provincia di Avellino. Probabile figlia di uno stupro, non desiderata dalla madre, è una bambina debole, malata di epilessia e afflitta dalla solitudine tanto che più di una volta tenta il suicidio.
Da adulta si trasferisce a Correggio, in provincia di Reggio Emilia, con il marito e con i quattro figli che le sono rimasti dopo diciassette gravidanze ( tra aborti e bambini morti in giovane età) sempre accompagnata dall'ossessione di perdere anche i figli superstiti.
A Correggio, intorno al 1940, compie i crimini per cui è diventata tristemente famosa. Dopo avere ottenuto l'amicizia e la fiducia di tre donne sole le invita, una alla volta, per una tazza di caffè e le assassina brutalmente, dopo aver già ben organizzato le giustificazioni per la loro sparizione ed il modo per impossessarsi dei loro averi. Per fare scomparire i resti segue un macabro rituale. Seziona i cadaveri in nove parti ed utilizza il sangue, mescolato con cannella e vaniglia, per dolci da distribuire a parenti e conoscenti, alcune ossa per minestre e con gli altri resti, sciolti dopo lunga bollitura in un grande pentolone, fabbrica sapone da bucato, saponette e candele.
Follia e lucidità estrema si alternano e si mescolano ad ossessioni e manie di megalomania, isterismo, morboso sentimento materno, stati allucinatori, cleptomania, esorcismi e superstizioni.
Scoperta ed arrestata, il 20/7/1946 viene condannata a trent'anni di reclusione, previo ricovero in una casa di cura. Rinchiusa nel manicomio criminale di Aversa, scrive le sue memorie, in più di settecento pagine dattiloscritte, raccolte sotto il titolo di "Quaderni di un'anima amareggiata. Criminale o pazza? Quale?".
Muore nel manicomio giudiziario femminile di Pozzuoli nel 1970.
Fonte: www.exibart.com/profilo/eventiV2.asp?idelemento=66368
Salve Vittorio. Un ricordo che ha qualche connessione col tuo/nostro Vico FERRI di Montella. - Mio nonno, ( Felice BASILE, detto Felice ré Sciosci ) senza titoli, se non quello di cacciatore dal grande fiuto, (anche guida per sola cortesia e amicizia), compagno d'altri tempi (amico e vicino di casa "ré comp' Arrico Scandone"), è quello a destra. Su LACENO, che lui amava e conosceva benissimo, così come tutte le montagne del massiccio del TERMINIO-TUORO e CERVIALTO, raccontava che si dicesse, per una Fossa endoreica/Conca Tettonica Chiusa, con segni di carsismo, come il LACENO : " Addò uiri la neglia paparià, 'ddrà è Lacino". Ovviamente, in
In giugno il Consiglio comunale di Montella ha conferito ,all’unanimità , la Cittadinanza onoraria al Milite ignoto , facendo sua una bella iniziativa promossa dal Gruppo delle Medaglie d’oro al valor militare d’Italia . Questo 4 novembre 2021 “Giornata dell’Unita’ nazionale e delle Firze armate “ è particolarmente significativo perché celebra il Centenario della sepoltura del Milite Ignoto, salma sconosciuta di un Caduto , tumulata nell’Altare della Patria a Roma
L’ omaggio a coloro i quali hanno sacrificato la loro vita per la Patria , ai Caduti di tutte le guerre è assolutamente doveroso da parte delle Istituzioni pubbliche e delle Associazioni che si richiamano ai valori della Pace e della fratellanza fra i Popoli
La memoria dei nostri Caduti sia esempio ed incitamento per tutti ad operare per il bene del nostro Paese e delle Nazioni .
Don Raffaele animata dai ragazzi di Azione Cattolica. Una emozione grande 🙏 Ci prepariamo a ricordare il nostro Don con la presentazione del libro a lui dedicato presso il teatro A. . UNA VITA PER CRISTO, CON CRISTO ED IN CRISTO" 🌹❤️
Grazie a chi ha preso parte agli interventi, grazie a Maria per la stesura del libro, grazie ai familiari e grazie a tutta la comunità. Don Raffaele è presenza viva e costante nei cuori di tutti
È uscito il nuovo numero de IL MONTE La Rinascita
- Montella Sabato 25 settembre 2021 ore 18.00 Picentini
- Barricato in casa, scarcerato: il 32enne torna a Montella
- Il Comune di Montella ha ottenuto un finanziamento per la realizzazione di una piscina comunale.
- Si è conclusa la vicenda dell' uomo barricato in casa.
- Rosanna Gambone, serenamente è tornata alla casa del Signore