Dopo la trasferta a Coidropo il Sindaco tranquillizza sui rischi del sito.. Per il contro e i risvolti tecnici si aprirà uno spazio di confronto nel prossimo consiglio comunale
Nella giornata di mercoledì 12 febbraio c.a. i consiglieri di minoranza sono stati invitati dall’attuale Amministrazione a visitare un biodigestore in provincia di Udine, con precisione a Codroipo. La minoranza si è resa disponibile, partecipando con una propria rappresentanza, a testimonianza che nessuna sorta di chiusura preconcettuale o “per partito preso” appartiene a questa minoranza.
All’indomani della visita e dopo un’attenta analisi dei “pro” e dei “contro” si è giunti ad esprimere un parere negativo sull’eventualità di insediare un biodigestore nel territorio del Comune di Montella.
La nostra è una iniziativa condivisa con cittadini, aziende e associazioni di tutela per la salute e rappresenta le istanze e gli interessi delle comunità di Montella. I nostri intenti non sono dettati da interessi politici, ma dal dovere morale di tutelare la salute dei nostri cittadini oltre che di salvaguardare l’immagine e la salubrità del nostro paese.
A questo proposito ci preme ricordare che Montella è natura, acqua, sorgenti naturali, fiumi, castagne e prodotti lattiero caseari di qualità. Montella è il primo paese italiano per la coltivazione della “Castagna di Montella I.G.P.” con la presenza della quasi totalità di aziende in agricoltura biologica. L’immagine del nostro Paese, quindi, non può e non dovrà mai in nessun modo essere avvicinata a un biodigestore o ai rifiuti perché ciò causerebbe un danno di immagine incalcolabile per il nostro territorio.
Una banale analisi costi/benefici farebbe emergere che ci ritroveremo di fronte solamente ad una riduzione della tariffa Tari, quindi parliamo di pochi spiccioli.
Il tutto, causerebbe l’aumento di produzione delle pericolose nanoparticelle dovute al trasporto della “materia prima” sia in ingresso ed in uscita (tanti camion percorrerebbero le strade del Comune dato il bacino di utenza).
Una “non attenta gestione” e “controlli superficiali” causerebbero seri problemi di produzione di “cattivi odori”, di immissione nell’aria di sostanze nocive e di smaltimento delle acque reflue.
L’opposizione si fa seriamente carico delle responsabilità e dei doveri di concorrere a realizzare un moderno e sostenibile Piano industriale dei rifiuti provinciale. Al contrario riteniamo che ci siano territori e zone molto più compatibili nella nostra verde Irpinia per ospitare un impianto di Biodigestore dei rifiuti.
Infine, cosa di non secondaria importanza, ci si chiede da chi verrebbe realizzato e gestito l’eventuale biodigestore. Da privati? dal Comune? O da un partenariato pubblico-privato?
Data l’importanza dell’argomento, quindi, siamo certi che questa Amministrazione, nella sede opportuna del Consiglio Comunale, vorrà avere con la minoranza un confronto serio per analizzare nel merito le problematiche derivanti dalla costruzione di un eventuale biodigestore nel nostro territorio comunale.
L’amministrazione comunale di Montella, insieme con il responsabile dell’ufficio tecnico e con il capogruppo di minoranza, si è recata a Codroipo (Udine) per conoscere da vicino un impianto di biodigestione e compostaggio. Manifestato all’ente d’ambito l’interesse ad ospitare un impianto per lo smaltimento del rifiuto organico, l’amministrazione, prima di prendere una decisione definitiva, ha ritenuto importante fare un sopralluogo presso uno dei tanti impianti presenti al nord Italia al fine di verificare direttamente il funzionamento e, soprattutto, il reale impatto ambientale e territoriale di un impianto di questo genere.
Molti sono i pregiudizi che ruotano attorno allo smaltimento dei rifiuti, derivanti prevalentemente da una dilagante disinformazione, ecco perché si è ritenuto opportuno approfondire innanzitutto la conoscenza diretta di un impianto che opera ormai da diversi anni e che, dal punto di vista progettuale, potrebbe essere un modello anche per Montella.
L’impianto di Codroipo copre un ambito di circa 200000 abitanti (50 comuni consorziati), lavora circa 30000 tonnellate annue di rifiuto organico e verde, produce un compost di buona qualità, utilizzato nei terreni agricoli limitrofi (nel raggio di circa 10 km), oltre che energia elettrica che potrebbe soddisfare il fabbisogno di circa 7000 cittadini. Dista poche centinaia di metri da due agriturismi e mette periodicamente a disposizione dei cittadini di Codroipo compost gratuito. Utilizza una tecnologia molto semplice, ma molto efficace soprattutto perché limita al minimo i potenziali malfunzionamenti dell’impianto.
In effetti, il sopralluogo ha dato modo all’amministrazione di constatare che vi è un impatto ambientale pressoché nullo dell’impianto, soprattutto in termini di esalazioni odorigene. Ad una distanza molto ravvicinata dalla lavorazione (poco più di un metro) del rifiuto organico e di quello verde, ma anche dal compost prodotto, l’odore è assolutamente blando ed accettabile.
Lo smaltimento del rifiuto organico è ormai una vera emergenza per la nostra regione, costretta a rivolgersi alle regioni del nord Italia, con costi esorbitanti (quasi il triplo, ad esempio, rispetto a quelli della zona del Friuli coperta dal digestore visitato). Lo ha evidenziato anche la Corte di Giustizia europea, che ha condannato la Campania al pagamento di una maxi sanzione da 20 milioni di euro, più 120mila euro al giorno di ammenda fino al completamento degli impianti di recupero dei rifiuti. La provincia di Avellino, in particolare, non potrà più prescindere dalla realizzazione di un impianto.
Ecco perché l’amministrazione Buonopane ha deciso di prendere in considerazione la possibilità di realizzare il biodigestore sul proprio territorio, avendo un’oggettiva idoneità sia rispetto alla posizione baricentrica nella provincia che alla viabilità, oltre che all’esistenza di un sito ottimale (l’area PIP del paese). Nel prossimo consiglio comunale ed in incontri successivi un potenziale progetto verrà sottoposto alla cittadinanza, con la quale l’amministrazione intende condividere un percorso di informazione e approfondimento che porterà ad una scelta finale.
In data 10 Febbraio 2020 alle ore 18,00, si è svolta presso la Chiesa della Beata Vergine dl Rosario di Pompei, una cerimonia commemorativa in occasione del 75° Anniversario della morte del Servo di Dio, Giusto fra le Nazioni Giovanni Palatucci e medaglia d’oro al merito civile. Una Santa Messa è stata officiata da Mons. Pancrazio Limina ( Don Ezio ) il quale ha ricordato il Questore di Fiume Italiana Giovanni Palatucci, rimarcando il suo operato, grazie all’aiuto del Vescovo di Campagna Mons. Giuseppe Palatucci, è riuscito a salvare quasi 5,00 Ebrei, donando la sua vita a solo trentasei anni nei campi di concentramento di Dachau.
Esempio di virtù che ancora oggi viene ricordato da Cristiani e Comunità Ebraiche per il suo carattere dedito
verso coloro i quali rischiavano la vita e a volte internati soltanto per essere Ebrei.
Il Referente dell’Associazione G. Palatucci Onlus, Cav. Vincenzo Costa, ha concluso la serata con la lettura
della Preghiera di canonizzazione del Questore di Fiume ed omaggiato con un libricino biografico su Palatucci i numerosi presenti Istituzionali dell’arma ed Associativi ( A.N.P.S. – A.N.C. – A.N.IO.C. – Amici Bersaglieri in Concedo -
IL COMUNE DI MONTELLA INTENDE RICORDARE LE VITTIME DELLE FOIBE, L'ESODO DALLE LORO TERRE DEGLI ISTRIANI, FIUMANI E DALMATI DEL SECONDO DOPO GUERRA ONORARE LA MEMORIA DELLE MIGLIAIA DI ITALIANI CHE RIMASERO VITTIME DI UNA VIOLENZA CIECA E BRUTALE. MM IL RICORDO DELLA TRAGEDIA DELLE FOIBE SIA MONITO PERENNE PER TUTTI COLORO CHE CREDONO IN UNA SOCIETA' LIBERA E GIUSTA , NELLA QUALE NON C'E' POSTO PER L'ESTREMISMO NAZIONALISTA, L'ODIO RAZIALE E LA PULIZIA ETNICA.
Alla presenza del Prefetto, Valerio Valenti, del direttore del carcere Ottavio Casarano, della dottoressa Delfina Di Stefano in rappresentanza del Questore Giuseppe Petronzi, del presidente del Consiglio comunale Francesco Panteca e di altre autorità amministrative, militari e civili, questa mattina, all’interno della locale Casa circondariale, è stata deposta una corona alla lapide che ricorda la prigionia nella struttura triestina di Giovanni Palatucci, ultimo Questore italiano di Fiume, “Giusto tra le Nazioni”, “Servo di Dio” e “Medaglia d’oro al Merito Civile”.
Il Cappellano del carcere, Padre Silvio Alaimo, ha benedetto la lapide e la corona ricordando la figura di Palatucci. Nato a Montella nel 1909, Palatucci frequentò il 14/o corso per vice commissario di Pubblica Sicurezza e fu assegnato alla Questura di Genova. A partire dalla promulgazione delle Leggi razziali del 1938, in servizio presso l’Ufficio Stranieri della Questura di Fiume, ricorda una nota, divenne il protettore in particolare degli ebrei, con la cui comunita’ fiumana intratteneva cordiali rapporti di stima e di amicizia.
Palatucci salvò la vita a più di 5 mila ebrei, avviandoli a un campo di raccolta in provincia di Salerno dove era Vescovo uno zio, che li prese sotto la propria protezione. Dopo l’8 settembre 1943 Palatucci rimase da solo a reggere la Questura di Fiume e un anno dopo fu arrestato dalla Gestapo e condannato a morte, ma la pena gli fu commutata nel carcere a vita. Dopo avere trascorso due giorni nella struttura di Trieste, fu tradotto nel campo di sterminio di Dachau dove mori il 10 febbraio 1945, all’età di 36 anni.
Nel giorno della memoria i ragazzi dell’Itis di Bagnoli Irpino hanno ricordato il giovane di Montella che è scappato agli orrori di Auschwitz Il 27 gennaio alle ore 9:30 presso l’auditorium dell’Istituto Superiore “Rinaldo D’Aquino” di Montella hanno ricordato la figura di Gaetano Iannella: un eroe che ha vissuto l’inferno del campo di concentramento 10B di Auschwitz dal 1943 al 1945.
Iannella sarà ricordato dagli alunni dell’Itis di Bagnoli Irpino che, coadiuvati dal professore di storia e vicepreside Raffaele Ficetola, hanno ricostruito la storia di questo eroe montellese, insignito della medaglia d’onore al valor militare conferita dal Presidente della Repubblica, venuto a mancare nel 2016 all’età di 96 anni.
Sarà poi posata una pietra di inciampo per ricordare Gerardo Iannella in Via Sorbo 19, l’ultima sua abitazione per rendere ancora di più omaggio ad un eroe “silenzioso” e non troppo famoso nel ricordo della Shoah.
“Anche quest’anno l’Itis di Bagnoli Irpino, ha scelto di occuparsi della Giornata della Memoria e quest’anno con un evento importante: la posa di un sanpietrino della memoria per un eroe silenzioso, quale è stato Gaetano Iannella: giovane montellese che è scampato agli orrori dei campi di sterminio di Auschwitz”.
Queste le parole del vicepreside dell’Itis di Bagnoli Irpino Raffaele Ficetola che ogni anno cercano di rendere omaggio alle vittime della Shoah, con eventi e convegni tematici, ma senza tralasciare l’importanza del ricordo.
Soprattutto di figure irpine che hanno vissuto i terribili momenti dei campi di concentramento e delle deportazioni. Infatti, Iannella a venti anni fu arrestato in Albania in conseguenza dell’8 settembre e venne deportato ad Auschwitz. Non capiva cosa stava accadendo, si ritrovò a combattere quando fino al giorno prima aveva vissuto in un contesto agricolo. Ma riuscì a fuggire dal campo di concentramento.
Il programma
Ore 9:15 i saluti della dirigente scolastica dell’Istituto Superiore “Rinaldo D’Aquino” Emilia Strollo
Ore 9:30 il ricordo di Gerardo Iannella ad opera degli alunni dell’Itis di Bagnoli Irpino
Ore 10:00 posa della pietra d’inciampo in memoria di Gerardo Iannella e delle vittime della Shoah in Via Sorbo 19 a Montella.
Per info: facebook Itis Bagnoli Irpino
Entra e vedi il filmato degli Interni della Chiesa del SS. Salvatore e modalità del restauro
Nuovo appuntamento con la Notte dei Falò a Nusco: in programma l’accensione del tradizionale falò, artisti di strada e degustazioni! Si rinnova da venerdì 17 a domenica 19 Gennaio 2020 un nuovo appuntamento con la Notte dei Falò a Nusco, un piccolo borgo della provincia di Avellino. L’evento si svolgerà in occasione della festa del patrono di Nusco ovvero di Sant’Antonio Abate, festività che ricade proprio il 17 Gennaio, in onore del quale verranno accesi decine e decine di falò in tutta la Campania. Una manifestazione antica quella legata alla figura di Sant’Antonio Abate, il beato del fuoco e protettore del bestiame e dei campi.
Secondo infatti la tradizione Sant’Antonio libera la popolazione dai mali, dalla sofferenza e dal dolore e quindi accendere il falò è una tradizione di buon auspicio.
Falò di Sant’Antonio Abate a Nusco
Gli ospiti potranno assistere, secondo la tradizione, all’accensione del fuoco purificatore per omaggiare la figura del Santo.
Nel centro storico saranno anche allestiti degli stand, dove tutti potranno degustare prodotti tipici del territorio insieme all’ottimo aglianico irpino.
“Montella Digital Radio”>>>>>>>>> nasce come un’attenta rivisitazione e rivitalizzazione della musica degli ultimi e cupi anni ’70, degli indimenticabili anni ’80, delle colonne sonore dei film più visti al mondo (Sergio Leone e Morricone approverebbero). Tutto ciò è stato effettivamente realizzato quaranta anni dopo che il fenomeno, dal successo indiscutibile, delle trasmissioni FM ha contraddistinto la nascita e la messa in onda delle numerose Radio cosiddette “libere” (anni ’70). L’idea ha come punti cardine la scelta valutata ed eccellente di brani provenienti dai più disparati generi musicali, tra i quali il Funky, la Disco Music, Pop, Rock, Punk. E’ inoltre concesso ampio spazio alla fervente musica italiana di quegli anni. La rivoluzione tecnologica che contraddistingue il nuovo millennio incide positivamente sulla promozione e sulla diffusione di questa nostra piccola idea, considerando che Internet veicola le informazioni efficientemente e possiede confini straordinariamente illimitati. Ci rivolgiamo prevalentemente (ma non solo) a coloro che hanno vissuto con intensità gli anni ’70 e che, nostalgicamente, hanno voglia di rivivere il sabato sera in discoteca dei mitici anni d’oro, ballando e a divertendosi. Non c’è una particolare presunzione nel voler trasferire emozioni: vogliamo rivolgerci agli ascoltatori presentando la nostra genuina e a volte farraginosa e maniacale passione che applichiamo durante la ricerca di questa tipologia di musica. Speriamo di essere all’altezza dell’arduo compito, che consiste nel fuggire per qualche minuto dagli inconsistenti schemi attuali, per rifugiarsi sulle accomodanti poltroncine di un bar di paese, in un’epoca che si fa ricordare piacevolmente.
PARTENZA DA MONTELLA | FILMATO COMPLETO | Norristown 1987 Virgilio Volpe |
Un esempio del legame che lega le comunità italiane all'estero con la Madre Patria è sicuramente quello rappresentato dal gemellaggio di Montella con la cittadina americana di Norristown. In questa cittadina è presente una folta rappresentanza di abitanti di Montella emigrati negli Stati Uniti; questa comunità è rimasta fortemente legata alle tradizioni della cittadina di provenienza, ai suoi costumi, alle sue tradizioni, al culto del SS. Salvatore.
Nel lontano 1906 fu fondata una Società a Norristown (The Society of Montella in Norristown Society, PA, USA) con il compito di mantenere saldi i rapporti con Montella e di mantenere vive le antiche tradizioni. Negli ultimi 25 anni vi è stato un ulteriore incremento delle attività e dei collegamenti tra le due comunità: in particolare vi sono stati molte visite reciproche; delegazioni americane partecipano alla Processione del SS.Salvatore a Montella, e, viceversa, delegazioni italiane si recano a Norristown per seguire gli analoghi festeggiamenti organizzati in quella cittadina.
logo-1987Nel 1987, in particolare, un gruppo di ben 205 cittadini di Montella si è recata a Norristown per partecipare alla locale festa del SS.Salvatore.
A Montella In via Rinaldo D'aquino ingenti danni in un appartamento nessun ferito.
Le fiamme si sono sviluppate in un appartamento al primo piano . è stato evacuato tutto il palazzo I pompieri hanno lavorato tutta la sera per spegnere le fiamme.
Il 10 gennaio 2010 si spegneva la nobile figura del Dottore Elio Marano. Che dire di una persona che prima di essere un professionista era un amico? Di tutte le sue qualità la predominante era la DISPONIBILITA’: in qualsiasi momento era a disposizione di chi aveva bisogno del suo aiuto. Inoltre, il suo amore sviscerato per la natura colpiva chiunque lo ascoltava. Mi piace ricordarlo con questo articolo che apparve su un quotidiano dell’epoca.
“ULTIMO SALUTO A ELIO MARANO IL MEDICO CHE FU SINDACO”
Per decenni è stato per antonomasia il <> di migliaia di montellesi, alleviando dolori e sofferenze col suo sorriso bonario. Ma Elio Marano, morto a Montella a 86 anni, non era solo questo. Amava con tutto se stesso la natura, il silenzio dei boschi nei quali si rifugiava spesso, il paesaggio incontaminato delle montagne di Verteglia, trasfigurato in migliaia di fotografie, la scrittura arguta e incisiva affidata, negli ultimi anni, alle colonne della rivista <>.
La medicina, sul finire degli anni ’70 si era mescolata per una breve parentesi alla politica, fino a quando, fu eletto sindaco di Montella. Rimase in sella fino alla vigilia del terremoto; in un periodo di difficile mediazione politica fu l’anello di raccordo tra istanze amministrative e esigenze del paese. Nell’aula consiliare manifestò il suo entusiasmo e il suo amore per Montella al di là di ogni divisione politica.
Nello studio medico di rione Sorbo, fino a qualche tempo fa, ha continuato a impartire consigli amorevoli ai suoi concittadini. Energico e dinamico, sincero e gioviale, di fibra forte nonostante alcune tristi parentesi di dolore per la perdita di due amatissimi figli in età giovanile, Elio era davvero l’amico di tutti!
(da “Il Mattino” del 12 gennaio 2010)
Sabato 11 gennaio 2020 alle ore 16.30 Biblioteca Comunale presentazione del libro di Rocco Granese interventi della Prof.ssa Anna Dello Buono Vice Sindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Montella , Dott.ssa Stefania Petriello Moderatrice, Dott.ssa Marianna Patricelli Pisicoterapeuta Infantile , Damiano Rino De Stefano Già Dirigente Scolastico , Rocco Granese L'autore
Epifania si chiude come da tradizione con l'estrazione dei biglietti della Lotteria Italia. La Befana oltre a dolci e carbone porterà anche una pioggia di milioni di euro: nel corso dell0'appuntamento con Soliti Ignoti - Il Ritorno - Speciale Lotteria Italia, la puntata speciale dello show condotto da Amadeus, sono stati cinque biglietti assegnati i premi di prima categoria, tra cui quello del valore di 5 milioni di euro. Montella comunque già era stato estratto nel corso delle puntate dei soliti ignoti un premio di 10mila euro. Ancora non si sà chi sia il vincitore.
“
Decreto di autorizzazione per il trasferimento di tre classi dal plesso Capone alla fondazione Capone di Montella - La dirigente scolastica dell' I.C. Palatucci di Montella . Prof.ssa Alessandra D'Agostino . DISPONE : il trasferimento di n°3 classi della scuola primaria 2 A - 2 B - 2 C dal plesso Capone al primo piano dell'edificio di proprietà della fondazione Capone. Si comunica che l'orario delle lezioni sarà il seguente 08.25 - 12.55 come anche deliberato dal Consiglio di istituto nella seduta del 30 dicembre 2019
IL SERVIZIO DI TRASPORTO SARA' REGOLARE
SABATO 4 GENNAIO 2020 ALLE ORE 14.30 DIRETTA STREAMING DALLO STADIO VITO CIPRIANO DI ROCCA SAN FELICE AVELLINO 13MA GIORNATA DI CAMPIONATO prima categoria GIRONE CDELL'INCONTRO DI CALCIO TRA U.S. ROCCA SAN FELICE CONTRO LA FELICE SCANDONE MONTELLA
Accademia di musica Wassily Kandisky In canto di Natale . Voci Tony Capozzi , Mara Barbarisi, Angelica Russo, Alessia del Giudice,Anna Ruggiero, Sara Sgambato. Pianoforte Maria Scala Direzione Artistica Angela Ruggiero
Oggetto : eliminazione sterpaglie e pulizia terreni - Prermesso che frequantemente viene accertato lonstatodi abbandono in cui versano alcune aree, sia all'interno che all'esterno del centro abitatao, per le quali vengo eseguite lericorrenti operazioni di sfalcio dell'erba ed eventuali potature delle essenze riscontrando la presenza di varirì..........clicca e continua
Il pastry-chef: "È il mio personale omaggio all'amata Montella e alla regina castagna" Artigianale, soffice, irpino. Pasticceria Sabazio presenta Pan Dom, il panettone che esplora il gusto della tradizione e i profumi di Montella. Una cupoletta delicata e genuina frutto del lungo lavoro di ricerca di Domenico Roberto che dopo anni di esperimenti ha riscritto l'essenza del Panettone con una personale ode all'Irpinia.
"Pan Dom è un omaggio alla mia terra, la mia cara Montella e alla sua regina, la Castagna del Prete, da secoli protagonista delle nostre famiglie e adesso conosciuta in tutto il mondo".
Domenico con la sua straordinaria attenzione a farine e tecniche di lievitazione naturale
ha dato forma ad una ricetta speciale che si prefigge di esaltare e salvaguardare la gastronomia locale: un mix di nuance che esplorano il gusto tipico del terroir nella veste alternativa del dolce Meneghino.
"Ho impiegato circa due anni per arrivare a questo risultato. Il Pan Dom ha avuto varie evoluzioni, sono partito dalle castagne infornate fatte a pezzetti e inserite nell'impasto, buono ma non mi convinceva, nè esteticamente, nè al gusto. Così per bilanciare i sapori ho pensato di aggiungere i fichi caramellati e cioccolato bianco che conferiscono morbidezza all’impasto e evocano la tipica tavola montellese fatta di fichi, cioccolato e Castagne del Prete".
Erede di un nome importante Domenico è attento al territorio e alla purezza dei suoi prodotti. Pan Dom è alfiere di una identità culturale legata ad un luogo ma anche strumento narrativo di una storia fatta di sacrifici e passioni.
"Pasticceria Sabazio apre per volontà di Giovanni Maria Roberto, mio bisnonno, nel 1875 - racconta il pasticciere - Nel secolo scorso mio nonno Domenico portò l'attività agli onori della cronaca divenendo il pasticciere di fiducia dei Savoia e ricevendo la medaglia d'oro come miglior pasticciere del Regno d'Italia. Dopo di lui ci fu la gestione di mio padre, fino a quando nel 2000 è toccato a me prendere le redini di una lunga tradizione dolciaria a cui cerco di tenere fede quotidianamente".
Pan Dom acronimo di Domenico omaggia Montella è il simbolo di una famiglia che da un un secolo e mezzo produce dolci creazioni artigianali selezionando ingredienti scelti, preferibilmente a chilometro zero. Protagonista indiscussa è la castagna che nel Pan Dom incontra il gusto dolce dei fichi caramellati racchiusi in alveoli regolari che puntellano un delicato e morbido impasto di farina di frumento, uova, burro e cioccolato bianco. Un goloso trionfo per raccontare attraverso un dolce assai di moda la vocazione gastro-culturale dell'amata Montella.