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Spine nel fianco.............

Spina nel FiancoCaro Vittorio qualche giorno fa mi hai detto cordialmente: ma che è non ti fai sentì più...Hai messo il dito sulla piaga! E' vero! Ma dimmi no poco come ti viene da scrivere con tutto quello che ci succede attorno? Lo sai meglio di me! Ci sono ....mostruosità che non riesco a digerire e che mi destabilizzano al punto che non ...riesco a far niente...ti piglia quello che diceva un amico Vittorio Cione (a proposito Vittò, che te n'ha fatto, se ci sei, batti un colpo o se preferisci, mèna 'na bbòtta!) dicevo mi piglia la "sconfirazione", cioè, la desolazione...


Te ne dico solo alcune delle spine amare nel fianco: un Amministratore Delegato in pensione di un'Azienda appartenente a quello che una volta si chiamava parastato che "s'affòga" 92.000 Euri (più bello al plurale!) al mese, mentre ci sono milioni di cristiani in italia che combattono con la sopravvivenza e con la fame...sorvoliamo le nutrite tipologie sociali che tutti sappiamo; te ne dico un'altra delle Sette Piaghe, un Direttore Generale della Regione Sicilia! pure in pensione, 500.000 mila euri l'anno! Ma dato che ci troviamo in Trinacria, te ne conto un'altra: questa regione ha un primato secondo me mondiale: ha realizzato l'impossibile in un sistema politico liberale (che avrebbe fatto invidia ai paesi dell'Est d'una volta dove regnava il sistema collettivista) cioè, la piena occupazione: la bellezza di 26 o 36 mila impiegati regionali a fronte di 1.600 si e no, in Lombardia, doppio d'abitanti...Strombazzano i politici siculi: ma noi teniamo l'autonomia! Ma fate parte dello stato italiano o no? Se si, non siete figli della gallina bianca, se poi volete l'autonomia assoluta, fate un referendum e diventate la 51esima stella americana...! Adesso impazza su facebbùk una fotonotizia che se fosse vera, armerebbe le mani a tutti: hanno proposto o fatto una legge dal costo 134 miliardi che prevede un'indennità di inserimento per i deputati o senatori che finito il mandato no trovano lavoro ma difficoltà di inserimento; l'ultima e poi me ne sto quieto (ma ce ne so' a bizzeffe!), lo sai che fra i deputati e senatori- stando alla informazione, prendono l'indennità di sede a Roma, pure quelli che so' nati, vissuti e pasciuti, continuano, nella capitale? E i politici di alto bordo, quelli che illustrano i vari salotti tv, che dicono? Si fanno venìre le crisi di rabbia e di isteria, come contro il Porcello! Ma guarda che schifo! Che vergogna al mondo! Inconcepibile! Queste le invettive gli anatemi le bestemmie, schiumanti di rabbia...Ma contro chi? Chi le ha fatte quelle leggi che permettono, anzi prescrivono questi schifi? Sono proprio loro! Ma veramente!!??La gente resta imbalordita. Per la rabbia impotente: la più brutta. E speriamo solo nel...sole avvenire! E allora ecco caro Vittorio il motivo del mio silònzio (così sfruculiavamo il professore che intimava: fate silenzio!). Non pensare però con questo che mi voglio mettere all'altezza, nientemeno, del poeta Quasimodo che scrisse na bella poesia: "Alle fronde dei salici"in cui confessava che gli orrori della guerra gli avevano inaridita la vena.. Comunque non ti voglio deludere al cento per cento, una cosa di Montella la voglio dire, che riguarda la cultura...e cosa molto più concreta, il territorio. Qualche giorno fa su facebbùk ho avuto un interessante scambio di idee con un amico che conosce meglio di me, per attinenza professionale, il territorio stesso. Erano i giorni infausti dell' "alluvione sarda". Gli ho detto che pure Montella si trova in una situazione idrogeologica (come si riempiono gioiosamente la bocca quando la pronunziano!) tutt'altro che tranquilla...Gli ho citato frane ed allagamenti a memoria mia: '48, '68, che invasero per vasto tratto la zona che va dallo sbocco del torrente-vallone Angari, fino alla ferrovia con conseguente impedimento del traffico stradale e ferroviario! Poi ce ne fu una nemmeno troppo scarsa il 2005, quando vidi i cardi, quelli delle castagne, di Panno arrivare fino al Comune Nuovo! Immaginate un poco che diventò la scesa dei Lavrini! L'amico più informato di me, ne ha ricordata una più catastrofica del 1887, se non ricordo male, quando la violenza impetuosa del Calore "sradicò" il ponte longobardo di Stratola, trascinandone un'arcata fino sotto Castelfranci. Giustamente l'amico mi disse che sarebbe stato opportuno fare uno studio utilissimo interdisciplinare (come si diceva a scuola) storico-idrogeografico di questi eventi, disponendo però di un archivio comunale consultabile.
Ricordo una ventina d'anni fa, le nostre iniziative di ricerca scolastiche trovavano fiera preclusione nel fatto che detto archivio con tutto il prezioso contenuto storico, stava "custodito" nell'edificio di Sorbo sin dalla botta del terremoto...Alle nostre richieste si rispondeva con gesti sconsolati di mani alla testa, e con sbrigative informazioni che era in fase di sistemazione...Son passati 20 anni circa...e, a quanto informalmente riferitomi, pare, sottolineo il pare, quella benedetta auspicata sistemazione, sia ancora...sfasata, in crisi di identità, perchè quel prezioso materiale storico sta ancora "custodito" là, in benevola attesa d'una mano ordinatrice e misericordiosa che si prega il Salvatore faccia arrivare almeno un minuto prima degli implacabili dentini dei suricilli roditori, o della soffice coltre di muffa avida di pagine vecchie. Il Signor Sindaco, cui grinta decisionale non manca, veda di sbloccare subito questa incresciosa situazione, che non fa onore ad una cittadina come Montella che ha portato sempre alto il vessillo della cultura.
Giuseppe Marano

Ma tu giustamente dici: pensiamo ai nostri piccoli grandi problemi, che quelli troppo grandi non sono alla nostra portata! E hai ragione!

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