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“Al Sud nessuna opportunità per noi ingegneri” di Roberta Bruno - dal Quotidiano del sud

Dal Politecnico alla scommessa con la Magneti Marelli - Aurelio De Simone, classe 1992, è un brillante ragazzo montellese, appassionato fin da piccolo agli studi scientifici. Dopo la laurea triennale in ingegneria aerospaziale all’università Federico II di Napoli e la specializzazione al Politecnico di Torino, ha sviluppato una tesi sperimentale a Lowell, vicino Boston, collaborando ad un progetto tutto italiano sulle strutture aeronautiche. Una volta tornato in Italia è stato costretto al Nord per lavoro: nessuna azienda meridionale ha ricercato la sua figura professionale.
«Scegliere ingegneria per me è stato uno sviluppo naturale, mi piacevano la matematica e la fisica e prediligevo discipline non troppo mnemoniche, come ad esempio medicina; il calcolo rappresentava per me il giusto compromesso tra teoria e attività pratica. Ho scelto ingegneria aerospaziale per pura curiosità sugli aerei.
L’esperienza americana è stata particolarmente formativa. Lì cercavano dei ragazzi italiani per portare avanti un progetto sullo studio del comportamento della struttura globale, scindendola in piccole parti e definendo dei calcoli sulle microstrutture. I ragazzi formati in Italia hanno un diverso atteggiamento e approccio nei confronti della teoria: abbiamo basi molto più teoriche rispetto a tanti altri studenti europei e non.
Dopo la laurea sono stato contattato da Avio Aero, un’azienda che opera nella progettazione e produzione di oggetti e sistemi per velivoli, per uno stage di sei mesi, finito il quale, non avendo avuto un’offerta per la posizione a cui ambivo, ho cambiato società, passando ad una multinazionale italiana che si occupa della fornitura di prodotti e sistemi tecnologici per il mondo automobilistico, la Magneti Marelli».
Aurelio è entrato far parte del gruppo Marelli con un graduate program, ossia un programma di formazione che passo dopo passo introduce il soggetto all’interno di un contesto lavorativo.
«Sono entrato nella società con un graduate program – racconta Aurelio - ossia un processo di formazione e inserimento ai fini dell’azienda, funzionale al raggiungimento di una figura particolare, come ad esempio il direttore dello stabilimento. Oramai le aziende puntano alla formazione delle figure professionali dall’interno: un ragazzo neolaureato viene assunto e iniziato al contesto lavorativo dallo stesso gruppo. Vengono fissati degli obbiettivi, ed una volta raggiunti, se ne pongono di nuovi; in questo modo è data ai giovani la possibilità di formarsi e, al contempo, far carriera».
Avendo vissuto in diversi contesti Aurelio riporta l’esperienza vissuta tra Napoli e Torino: «Posso dire che la mia formazione è stata complementare: un’ottima base teorica a Napoli coronata dallo sviluppo di una mentalità più pratica a Torino. Mi spiego: Napoli possiede un ambito accademico certamente più preparato, ci sono ricercatori molto in gamba e noti sulla scena internazionale; Torino invece si affaccia sullo scenario europeo non solo geograficamente, ma anche perché è allacciata alla stragrande maggioranza delle aziende presenti sul territorio e oltre il confine. Lavorativamente parlando, il vasto raggio d’azione del Politecnico si traduce in un approccio molto più pratico ed europeo, mentre, nell’ambiente partenopeo si è irriducibilmente ancorati all’approccio tradizionale e teorico; che non è un male, anzi, è un gran punto di forza della formazione meridionale, ma forse l’unico.
A Torino, come dicevo, aiuta la posizione geografica più europea, ci sono sicuramente più soldi, più contatti e più scambi culturali: tesoro per un ambiente accademico. Nell’ambito universitario del Nord la vita è decisamente semplificata, mentre Napoli è una città che ti tiene sempre in lotta. Tuttavia, bisogna dire che i professori sono molto più disponibili ed umani al Sud, e che le associazioni studentesche sono riuscite ad ottenere tanto, soprattutto per quanto riguarda la gestione degli appelli d’esame. Dal mio personale punto di vista questo si traduce per lo studente in una semplice dinamica: al Sud un esame si prepara nei tempi “giusti” per darlo nel migliore dei modi, mentre al Nord l’esame “si tenta”, trasformando l’università in una corsa sterile.
Il vantaggio teorico che si ha quando si arriva al Politecnico è notevole: metà degli esami li avevo già affrontati a Napoli, e la preparazione dei miei compagni che provenivano dalla triennale settentrionale era minore rispetto alla nostra. Viceversa, il loro orientamento pratico era evidentemente maggiore del nostro: conoscevano ed utilizzavano una quantità di programmi mai sentiti. Credo che il mio percorso sia stato la giusta combinazione».
La piacevole chiacchierata con Aurelio tocca molti punti interessanti, immancabile il parere del giovane ingegnere sull’Irpinia: «È piacevole tornare in vacanza ma non lavorerò mai qui, non perché ho dei limiti al riguardo, ma perché non esiste un piano industriale. Inoltre, neanche da Napoli ho mai avuto proposte per la mia figura professionale. Recentemente ho ricevuto un’offerta da Ema, Europea Microfusioni Aerospaziali, risibile rispetto alla mia posizione attuale e senza alcuna prospettiva di carriera.
Ogni volta che sono tornato a casa in questi anni ho trovato davvero pochi cambiamenti, diciamo il minimo sindacale urbanistico – ride – ma nessun programma per un piano industriale o traccia di rapporti con l’Europa. Mancano le aziende che danno la possibilità di rimanere sul territorio».
Gli esempi e i paragoni che Aurelio pone tra l’Irpinia e altrettanto piccole realtà del Nord fanno però riflettere: «Poniamo un esempio: Villar Perosa, in Piemonte, è un comune italiano di 4.000 abitanti, la metà di Montella, ma è allo stesso tempo culla di tantissime aziende, tra le quali la SKF, il più grande distributore di cuscinetti a sfera al mondo. Ma la realtà industriale non è per forza tutto: il più noto festival musicale e letterario italiano si tiene annualmente a Barolo, nelle Langhe cuneesi. Questo evento è cresciuto nel tempo fino a diventare un’attrazione mondiale, valorizzando le risorse del luogo e le tradizioni agri-vinicole della regione che lo accoglie.
Come si può pensare allo sviluppo dell’Irpinia quando dalle nostre parti non esistono collegamenti, infrastrutture o incentivi? L’anno passato abbiamo avuto una bellissima occasione per rilanciare la nostra terra, il Verteglia Mater. Doveva essere un evento unico nel suo genere e invece è stata una grandissima delusione.
Sono mancati i collegamenti con il nostro paese oltre alle strutture necessarie per ospitare tutte quelle persone, facendo venire meno, di conseguenza, la microeconomia che gira attorno a questo tipo di eventi. Inoltre, l’assenza di un direttore artistico, perlomeno competente, che riuscisse ad organizzare un programma anche semplice per intrattenere gli ospiti durante le giornate o che si occupasse della gestione simultanea dei palchi allestiti per le serate, è stata una mancanza ancora più grave per un evento di quella portata. Sinceramente credo che la mancata replica dell’appuntamento di quest’anno sia il segno silente del grande fallimento.
Se da un anno all’altro non si opera per sopperire alla mancanza di strutture ed infrastrutture funzionali a tale evento, è inutile illudersi e prendersi in giro: l’abbandono di tali iniziative è già scritta. Un vero peccato, questo evento poteva riportare alla nostra meravigliosa terra la visibilità che merita».

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Cade dalla bici e finisce in ospedale . E’ accaduto oggi pomeriggio a Verteglia

Un ciclista è caduto dalla bici, dopo pochi minuti è sopraggiunta l'ambulanza prontamente chiamata dalla pattuglia dei vigili urbani di Montella guidati dal comandante Gerardo Iannella. I caschi bianchi hanno prestato il primo soccorso e tranquillizzato l’uomo che lamentava dolori a una spalla.ed è stato trasportato al pronto soccorso. . L’uomo aveva scelto Verteglia  per il suo Ferragosto fuori porta. voleva godersi il verde dell’Altopiano . Ma è diventato protagonista di una disavventura. Il ciclista ha perso il controllo della bici ed è caduto rovinosamente a terra, battendo la testa.   . I volontari del 118 di Serino hanno trasportato il ciclista al pronto soccorso dell’ospedale Landolfi di Solofra.
Gli accertamenti ai quali è stato sottoposto hanno evidenziato ferite lacero-contuse alla testa e a una spalla.

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Qui ho imparato a curare il cuore - Valentino, fuggito da Montella in Svizzera: “Voglio diventare un buon medico -” di Roberta Bruno - dal Quotidiano del sud

Valentino M., generazione 1989, è un giovane di origini russe, adottato da una famiglia montellese. Valentino è giunto in Irpinia all’età di otto anni, iniziando, dunque, il suo percorso di studi in svantaggio rispetto ai suoi coetanei. Ciò nonostante, grazie alla grande curiosità e alla sete di conoscenza che lo contraddistinguono, la sua istruzione è andata progredendo, fino a concludere il percorso di scientifico di Montella. Oggi Valentino è uno specializzando in medicina nella città di Coira, in Svizzera, e nonostante appaia come un giovane timido e riservato, è certamente un ragazzo che sa cosa vuole. «Il primo momento in cui ho pensato di andare via dall’Italia - racconta Valentino - è stato durante l’Erasmus in Spagna. All’epoca frequentavo uno degli ospedali più importanti della regione, quello di Santiago; mi resi subito conto della differenza abissale che intercorre tra le strutture ospedaliere altre e quelle italiane. Il pensiero di trasferirmi in Spagna fu immediato.
In seguito, quando ho iniziato ad informarmi sulle specializzazioni, ho capito che in Italia i laureati in medicina continuano ad essere studenti anche dopo la laurea. Posso essere criticato, ma bisogna rendersi conto che il rimborso di 1.700 euro non può bastare come stipendio all’età che si ha quando si concludono gli studi di medicina. Certo possono apparire come un’ottima retribuzione rispetto al contesto lavorativo attuale, ma se si analizza con raziocinio si comprende facilmente che non può garantire néstabilità e né indipendenza. Così, dopo la laurea,mentre praticavo il tirocinio obbligatorio, ho iniziato a studiare il tedesco».
Ma a spingere definitivamente Valentino fuori dal confine italiano è stato il rifiuto ricevuto da un esperto medico campano:
«La mia passione è il ramo della cardiologia. Così dopo la laurea andai da un cardiologo, molto famoso a Salerno, perché volevo imparare a fare l’ecocardiografia, ero emozionato ed entusiasta. Mi presentai, gli spiegai la mia passione e le mie intenzioni.
Mi respinse. È stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. In quel momento ho capito che dovevo andare via. Mi sono abilitato alla professione, ho fatto il test di specializzazione e intanto lavoravo in Basilicata alla guardia medica.
Facevo tutti i turni possibili per mettere da parte un po' di soldi mentre continuavo a studiare il tedesco. Successivamente, ho lavorato per tre mesi all’ospedale di S. Angelo dei Lombardi, facevo il volontario al pronto soccorso, pensavo di imparare qualcosa e invece insegnavo io a loro. Finalmente ricevetti la chiamata che aspettavo dalla Svizzera, ero atteso per il colloquio per il primo anno di specializzazione in medicina interna».
La forza che muove Valentino è prevalentemente una, quella di  migliorarsi, di continuare ad imparare e di fare sempre meglio: «voglio diventare bravo - afferma – e sentivo che l’Italia non me l’avrebbe permesso. Sono stato studente per 6 anni e adesso non voglio continuare ad esserlo nel mio lavoro.
L’ospedale in Svizzera è organizzato diversamente da quelli italiani, già da  adesso ho grandi responsabilità: salvo vite, mi chiedono di uscire in ambulanza, e, di conseguenza, anche la retribuzione è in proporzione a tali mansioni». Quando chiedo a Valentino se anche in Svizzera ci sono casi di malasanità mi risponde: «Chiaramente, in tutti i sistemi possono esserci delle falle. Ma una grande differenza può rintracciarsi nella gestione del problema e nel modo in cui si cerca di ovviare ai propri  punti deboli. Per esempio, da noi in Svizzera si fanno periodicamente delle riunioni   nelle quali si pongono delle valutazioni oggettive sugli eventi trascorsi, in modo tale da poter continuare ad imparare dagli errori in prospettiva di un miglioramento in futuro. Inoltre, gli ospedali svizzeri sono tutti in dialogo tra loro, per un continuo aggiornamento e un confronto prolifero.
Anche quando si trasferisce un paziente in un altrodale si rimane in contatto con la nuova struttura e si riceve un feedback.
Personalmente trovo queste pratiche molto utili perché così sono messo nella condizione di sapere se la mia diagnosi era esatta o meno, e posso conoscere tutti i successivi sviluppi. C’è da tenere  presente in questo confronto che gli ospedali in Italia sono un servizio pubblico, mentre in Svizzera no, perché sono le assicurazioni ad avere in mano gli ospedali, cosa che implica, di conseguenza, un servizio maggiore e una maggiore attenzione: in Italia ricoverare un paziente costa, mentre in Svizzera è un guadagno.
Tutto ciò implica una diversa organizzazione del lavoro. Si lavora molto  ma si è anche molto meglio retribuiti rispetto all’Italia. Inoltre lì, puntando ad un continuo miglioramento, gli ospedali mirano ai giovani, finanziando la loro formazione a questo scopo. Il mio ospedale, per esempio, mi ha mandato a  Norimberga per frequentare un corso in “medicina di emergenza, supporto vitale nel paziente traumatico e rianimazione cardiologica avanzata” pagandomi tutto, esami e certificazioni comprese. 

È comprensibile il motivo per cui sostengo che in Italia tutto questo mi sarebbe stato precluso». In questo periodo estivo Valentino è tornato in Irpinia, la sua terra, a godersi un po' di vacanza prima di riprendere la sua vita felice ma stressante, e passa le serate in piazza a chiacchierare con gli amici di sempre, Luigi e Salvatore, che fedeli lo attendono ad ogni festività.
«L’Irpinia è casa mia, torno 3 o 4 volte l’anno, ma nel tempo vedo Montella sempre uguale. I miei amici sono rimasti qui: c’è chi lavora con il  sostegno della famiglia, chi si arrangia, e chi, purtroppo, non lavora proprio. Giunti ai trent’anni si dovrebbe pensare ad una famiglia, e il non avere una stabilità economica penso sia terribile. 
Tra gli amici sono l’uni - co ad essere partito, e non me ne pento. Forse gli altri sono più attaccati alla terra o forse sono meno ambiziosi, ma credo che qualsiasi Irpino con un po' di ambizione  non rimarrebbe qui.
Per il futuro non saprei, in Svizzera voglio solo diventare bravo, poi magari torno e apro uno studio di cardiologia proprio a Montella. In fondo nel mio mestiere nonpuò esserci crisi: la gente è sempre malata e i medici non muoiono di fame. Oddio, - aggiunge sorridendo bonariamente - gli specializzandi italiani forse sì!»

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A Montella l’omaggio a due storici, protagonisti del panorama culturale irpino - di Roberta Bruno - dal Quotidiano del sud

Scandone, modello per il presente , Garofalo e Marino: ripartire dalla loro lezione per restituire dignità all’Irpinia - Un omaggio a due illustri storici montellesi, Domenico Ciociola e Francesco Scandone.

E’ il senso dell’incontro, tenutosi lo scorso 7 agosto tra le mura antiche del centro altirpino. Nella sala i volti di personaggi del passato, intrappolati in cornici, appese ai muri, guardano dall'alto la platea,mentre, tra accenni di saluto e sorrisi, la piccola élite culturale del luogo prende il proprio posto.
Al vicesindaco e assessore alle politiche culturali e sociali, professoressa Anna Dello Buono, il compito di introdurre l’incontro e gli studiosi Mario Garofalo e Giovanni Marino. Il recupero delle tradizioni storiche, tiene a sottolineare il vicesindaco, è una delle priorità della nuova amministrazione.
Lo storico Mario Garofalo, autore di autorevoli studi sull'Irpinia, introduce i protagonisti della serata con l'impeccabilità dello studioso appassionato e con la colloquialità propria di chi racconta aneddoti di vecchi amici. “La storia è magistra vitae - sottolinea Garofalo - ma spesso èmaestra”. Ribadisce la necessità di un ripensamento della toponomastica del paese “che potrebbe rappresentare una bella sfida per la nuova amministrazione comunale”. A prendere forma i ritratti di due personaggi, che rappresentano ancora un 
modello per il presente. Personaggi come Domenico Ciociola, studioso .............CONTINUA

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Impianto di depurazione di “Baruso” da facebook di Rizieri Rino Buonopane

DEPURTORE 01 BAbbiamo finalmente e definitivamente dismesso il vecchio impianto di depurazione di “Baruso”. L’area, opportunamente bonificata, attrezzata e videosorvegliata, diventerà isola ecologica. Il nuovo ed il precedente impianto di “Stratola” con i necessari collegamenti e accorgimenti tecnici , garantiranno una corretta depurazione. A tutti noi la

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Montella, va in pensione il comandante di stazione Stefano Nazzaro

Una vita spesa per l’Arma. Numerose le sue indagini.  Ci sono persone che, con il proprio lavoro, riescono a lasciare una traccia indelebile. E, quando vanno via, nell’aria resta una scia di inevitabile nostalgia. E’ accaduto a Montella, dove il comandante della stazione dei carabinieri, Stefano Nazzaro, è andato in pensione.

Il luogotenente è stato protagonista, negli ultimi anni, di indagini che hanno superato i confini del piccolo comune altirpino. Rese ancora più complesse dalla scarsità di mezzi che, inevitabilmente, caratterizza quelli che sono degli avamposti di legalità sul territorio. Proprio le stazioni. Dove, i carabinieri, diventato protettori e referenti delle comunità.

Alle doti investigative, Nazzaro ha unito quelle umane. Sempre. Chiunque ci ha avuto a che fare, come chi vi scrive (siamo in due ed entrambi abbiamo avuto questa fortuna), ha potuto apprezzare la sua lealtà, il suo sorriso, la capacità di trarre il meglio da ogni situazione. Un grande professionista, sempre sincero. E, ovviamente, dedito ai principi e valori dell’Arma.

Le indagini
Le ultime indagini. Stefano Nazzaro ha fatto scattare e ha coordinato gran parte dell’indagine che èsfociata in quattro arresti a carico di altrettante persone che componevano una banda specializzata in furti e ricettazione di trattori in alcune zone italiane. Qualche anno prima, sempre a Montella, era stata portata avanti un’inchiesta che ha permesso di scoprire un’associazione che prometteva formazione e ruoli nei servizi segreti per poliziotti e militari in pensione.

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Un’articolata indagine che era stata resa possibile, in primo luogo, dagli accertamenti svolti proprio dai carabinieri della stazione di Montella. Nel 2009, l’operazione Big Bang in Alta Irpinia, aveva poi permesso ai militari di sgominare un ingente traffico di stupefacenti. Nazzaro era sempre in prima linea.

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“Patrizia, da Castelfranci a Milano per educare a vivere insieme nella società multietnica” di Roberta Bruno - dal Quotidiano del sud Arte e cultura

Patrizia C. è una giovane donna di Castelfranci che vive a Milano da 13 anni, ed è oggi educatore presso un centro di accoglienza. Dopo la laurea in scienze dell’educazione all’università degli Studi di Salerno, Patrizia ha lasciato il proprio paese, guidata dalla curiosità e dalla voglia di fare nuove esperienze. La prima tappa di Patrizia è Pisa, ma, partita soltanto per una vacanza, non è mai più tornata: «Dopo la laurea ho fatto il servizio civile a Pisa presso la sede U.I.C. (Unione Italiana Ciechi), mentre per mantenermi facevo la cameriera, nei weekend frequentavo un corso a Firenze sulla cooperazione internazionale per i progetti di sviluppo con C.S.V. Sono sempre stata attratta dalle altre culture; al di là di voler aiutare gli altri sono sempre stata estremamente curiosa, ho sempre avuto interesse nel capire l’altro in generale.
Il mio sogno all’epoca era partire, andare in Africa, vedere quale fosse la realtà di quei luoghi e di quelle culture. Non sono più partita, e forse oggi un po' me ne pento, ma a quell’età avevo voglia di lavorare e di rendermi indipendente.
Ad un tratto, terminato il corso a Firenze, ho deciso di fare un master a Milano. Arrivai qui nel gennaio del 2006 e freequentai il Master “progettazione pedagogica nel settore della .......continua

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Nota Montellalibera del 31 luglio 2019

MONTELLALIBERA, con lo spirito di impegno che ha sempre avuto e nell’interesse della comunità tutta, continua la sua attività di controllo attivo sull’operato amministrativo, verificando fatti e atti, e rendicontandoli ai cittadini con trasparenza e coerenza.
La commiserazione e l’arrampicarsi sugli specchi appartengono a coloro che non sanno risolvere i problemi dei cittadini. E su questo, purtroppo, va rilevato che la nuova amministrazione è partita decisamente con il piede sbagliato! Spieghiamo qualche punto.
1) BANDO DI SELEZIONE DI UNO SPECIALISTA IN PROJECT FINANCING, IN PROGETTI DI FINANZIAMENTO E FONDI EUROPEI E URBANISTICA
Si precisa che il bando è stato organizzato nella piena autonomia degli uffici competenti, avvalendosi anche dell’ausilio di una società esterna qualificata per la stesura. Pertanto qualsiasi allusione o tentativo di addebito alla precedente amministrazione è scorretto e fuori luogo e non giustifica minimamente la modifica apportata al bando, che si ritiene illegittima e che potrà solo produrre ricorsi e/o annullamento dello stesso bando.
Del resto l’abitudine a denigrare, infangare e diffondere false notizie sull’operato dell’amministrazione Capone, anche con solerti denunce alle autorità giudiziarie, è vezzo diffuso del Sindaco Buonopane e di parte della sua maggioranza. In particolar modo nell’ultimo consiglio comunale del 25 luglio 2019, infatti, il Sindaco ha impiegato larga parte del tempo a scaricare colpe sui suoi predecessori, senza considerare che la campagna elettorale è finita e sarebbe stato più edificante discutere di programmazione e progetti.
2) VERTEGLIA MATER
Probabilmente era necessario annacquare anche il bluff dell’evento Verteglia Mater 2019, utilizzato come leitmotiv della propria campagna elettorale e misteriosamente ritirato, ufficialmente per questioni burocratiche e ambientali, ma realmente per cosa? C’è altro che i cittadini non sanno e che dovrebbero conoscere, con particolare riferimento alla rendicontazione dell’edizione 2018? Con molta fantasia nel 2018 sono state addebitate addirittura colpe all’amministrazione Capone, che diede tutte le autorizzazioni possibili e necessarie, chiedendo esplicitamente il rispetto dell’ambiente ed un adeguato piano di sicurezza, prescrizioni entrambe disattese, senza, poi, voler entrare nel merito delle lamentale degli operatori partecipanti a vario titolo.
3) ALLOGGI DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA
Anche in questo caso si è voluto speculare, accusando la vecchia amministrazione di aver consegnato le abitazioni in prossimità delle elezioni, prive di allacciamenti ai pubblici servizi, accatastamenti e agibilità. Tutte questioni che erano già state definite e concordate dall’amministrazione Capone con le società di servizi Enel, Alto Calore e 2i Rete Gas, alle quali bisognava solamente trasferire la necessaria documentazione.
A tutto ciò, purtroppo, non si è più dato seguito, istigando persino gli aventi diritto a scaricare le responsabilità gestionali sulla precedente amministrazione. Al contrario in 2 mesi si è assistito solo a balletti, inerzie, ritardi e bugie, mentre gli stessi cittadini ancora aspettano invano un diritto consolidato dalla pubblicazione delle graduatorie definitive stilate dall’IACP di Avellino.
La capacità amministrativa si dimostra con l’impegno diretto e costante al servizio della gente, ora per ora e giorno per giorno, per portare a casa risultati certi e immediati per la comunità, altro che discreditare e cercare capri espiatori; piuttosto si guardi avanti a nuovi e prestigiosi obiettivi!
Se necessario, e quando volete, siamo sempre disponibili ad un chiarimento pubblico per spiegare la realtà dei fatti.
Il Coordinamento Cittadino
di MONTELLALIBERA

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“Da Montella a Milano suonando il piano” di Roberta Bruno - dal Quotidiano del sud

Paolo Barbone, generazione 1985, fa parte dell’esercito di giovani irpini emigrati al Nord e conserva l’Irpinia nel cuore - Paolo Barbone, generazione 1985, è un giovane pianista montellese che fa parte dell’esercito di giovani irpini emigrati al Nord. Dopo la laurea in filosofia morale, conseguita alla Federico II di Napoli, e il diploma al conservatorio, all’età di 27 anni si è trasferito a Milano spinto dall’esigenza di  indipendenza economica, e non solo. La prima esperienza di lavoro l’ha vissuta presso il gruppo A2A, società di energia elettrica e gas: «Ho lavorato per tre anni per A2A, leggendo i contatori di Milano Nord e dando ripetizioni private di pianoforte.
Sono stato bene in quegli anni, ma arrivato ai 30 volevo cambiare e ho fatto domanda per le supplenze nelle scuole. Così ho iniziato ad insegnare musica e a svolgere il ruolo di docente di sostegno in un istituto comprensivo. Per il futuro posso dire che la città di Milano è la giusta realtà per me: qui ho relazioni e stimoli che mi interessano, e il mondo della scuola corona questo equilibrio. A Montella torno esclusivamente per la mia famiglia.
Credo che oggi sia forte il contrasto tra le generazioni: non si può stare a Montella immaginando di crescere dentro i limiti di origini e tradizioni che vanno in direzione diversa, se non contraria, alla propria».
L’educazione e la libertà di apprendere........CONTINUA

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Nota di Salvatore Lenin Bozzacco

Per gli attuali amministratori di Montella. In primis dico che tutti possono sbagliare e hanno la facoltà di correggere l’errore, ma questo non deve essere addebitato ad altri ciò che sembra sia stato per un bando. Secondo, non è molto chiara la vicenda del bando a chi addebitare la manchevolezza per cui invito gli attuali amministratori di chiarire a “lettere re mazzaccani”, cosa che nel Vs comunicato non si evince, non per crocifiggere qualcuno, ma affinchè i cittadini sappiano la verità

Montella: caso concorso, l'amministrazione chiarisce
La nota dal Comune

Riceviamo e pubblichiamo
Montella.
Desta un sorriso di commiserazione la nota di “Montella Libera” in merito alla selezione pubblica per titoli ed esami per la copertura, a tempo pieno ed indeterminato, di un posto di specialista in Project Financing, in progetti di finanziamento e fondi europei e urbanistica”

“Montella libera”, in un maldestro tentativo di creare confusione per nascondere responsabilità pregresse, anche in merito ad un Bando pubblicato dalla precedente Amministrazione comunale a guida Capone, guarda caso, in prossimità delle elezioni del 25 maggio 2019, si arrampica sugli specchi e dimostra, ancora una volta, una propensione a prendere cantonate.

Dunque veniamo al merito. E’ questo un bando indetto dalla precedente amministrazione comunale con deliberazione di Giunta n. 63 dell’ 11 marzo 2019. Il Concorso è stato concepito dall'inizio come un concorso per titoli ed esami. Laddove paradossalmente all'interno del Bando manca completamente l’indicazione dei titoli. Invero l’ufficio competente è stato costretto a sopperire anche a tale “mancanza” creata sempre dalla precedente Amministrazione.

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Ricordo del compianto Mister Alfredo Pastore

SCANDONE B 1971 72Venerdì 26 Luglio alle ore 17,30 presso la Chiesa Madre di Montella si celebrerà una messa in ricordo del compianto Mister Alfredo Pastore venuto a mancare all’affetto dei suoi cari la settimana scorsa.  A comunicarlo, il Presidente storico della felice Scandone di Montella Ferruccio Capone il quale ricorda l’uomo e il mister rispettoso delle regole e della

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Casali in Festa, il fascino dell'antico nel rione Sorbo di Montella Eventi a Avellino

10 08 2019 Casali in festa logo

“ Storia e cultura locale, Ambiente e Territorio, Agricoltura e Pastorizia, Arte ed Artigianato, Prodotti tipici, Enogastronomia, Canti e balli popolari. È questo il filo conduttore di Casali in Festa, la manifestazione culturale, artistica e gastronomica che si terrà nel quartiere Sorbo, il 10 agosto a Montella. Nel corso della serata dalle ore 18.00 ospiti e visitatori potranno conoscere e gustare : 

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Resoconto amministrativo 2014 - 2019

Questo opuscolo nasce dalla necessità di informare la cittadinanza, nella maniera più dettagliata possibile e con dati certi, di quanto realizzato in questi ultimi anni dall’amministrazione Capone e dalla compagine amministrativa di Montellalibera.
Molto spesso tante attività sono state poco pubblicizzate e non portate sufficientemente all’attenzione dell’opinione pubblica e, pertanto, si intende lasciare alla popolazione una certificazione del lavoro svolto e dell’eredità milionaria lasciata alla nuova amministrazione.
Agli oltre 40 lavori ultimati e in corso di completamento per circa 32 milioni di euro, si aggiungono i ben 18 cantieri appena iniziati o da avviare nei prossimi mesi, per quasi 12 milioni di euro, che cambieranno decisamente il volto al nostro territorio. Ci auguriamo che possano essere portate avanti con fermezza e determinazione soprattutto quelle opere strategiche attese e richieste a gran voce dalla cittadinanza, quali l’adeguamento del sistema fognario, via Michelangelo Cianciulli, via dei Vignali e la strada di collegamento largo Garzano – via Spinella, senza cedere all’interesse di pochi a discapito dei tanti, con il rischio di restituire i finanziamenti ottenuti.


Con forte amarezza per le tristi vicende che hanno visto l’esclusione della nostra lista dalla competizione elettorale, scrivendo una pagina di storia indegna per la democrazia e la libertà della nostra cittadina, auguriamo ai nostri successori di proseguire nell’impegno amministrativo con altrettanta dedizione e attaccamento verso la nostra comunità, e senza creare ulteriore indebitamento, dopo il risanamento di quasi 3 milioni di euro (oltre interessi) degli ultimi 10 anni.
Con la coscienza di aver ottemperato al nostro mandato ed al nostro ruolo ogni singolo giorno, con amore e orgoglio da veri montellesi, vi abbracciamo uno per uno, assicurandovi che la squadra di Montellalibera resterà in campo al fianco della gente, vigilando attentamente sull’evolversi dei lavori pianificati e sulla corretta azione politico-amministrativa, ma soprattutto pronta a scrivere ancora pagine gloriose per il nostro amato paese. Buona fortuna MONTELLA!

 

 

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Antonio Recupido: un amico, un collega.

Recupido 05L’altro ieri, domenica 21 luglio, all’età di 79 anni,   è venuto a mancare Antonio Recupido. Lo chiamavamo, con affetto, “Totonno” e la sua scomparsa si aggiunge a quella di tanti e, tanti altri cari conoscenti ed amici.     Ecco dunque che la lista degli amici e delle persone care scomparse, ahimè, si allunga ancora con un elenco sempre più lungo e consistente, nel quale trovano posto amici di un’infanzia assai lontana, nel quale sono inclusi, tanto per ricordare, a mo’ d’esempio, qualche nome: Pio

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La nota di Buonopane, sindaco di Montella „Verteglia Mater è rinviata a data destinarsi"“

VERTEGLIA MATER“Per motivi legati agli iter procedurali autorizzativi la edizione 2019 di Verteglia Mater è rinviata a data destinarsi. Pur essendo pronti con la organizzazione dell’evento, pur avendo raccolto un entusiasmo che è cresciuto dopo la prima edizione, a malincuore siamo costretti a posticiparlo per ragioni che esulano dalla nostra volontà. Non appena avremo la possibilità di definire le nuove date, provvederemo a comunicarle

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Quanti ricordi legati a questa Lambretta! Dal Libro dei ricordi di Mario Buttiglio

LAMBRETTA ButtiglioLa mitica LAMBRETTA- Modello 125 d-del 1952, fabbricata dalla INNOCENTI SPA. - Quando mio padre comprò la Lambretta, io avevo 7 anni ed ero abbastanza alto, per cui con le punte riuscivo a toccare il suolo. Durante le mattinate estive, quando lui era impegnato, di nascosto mi divertivo spingendola a motore spento e saltandovi sopra a mo’ di bicicletta. Così facendo, ne acquistai la padronanza e, quando mi trovavo vicino ad un pendio, davo sfogo a tutta la mia esuberanza e ne combinavo di tutti i colori! Essendo Medico Veterinario in Montella, mio

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Comunicato stampa - “Villa De Marco”: Casa di Riposo e parco ad uso pubblico

15 07 2019 parco villa de marcoAnnamaria Mele, presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona "Casa di Riposo Elena e Celestino De Marco" in risposta all’articolo pubblicato su Il Mattino del 13 luglio 2019 precisa che l’Ente De Marco, nel rispetto delle originarie finalità statutarie dell’IPAB dalla quale proviene, ha per scopi il consolidamento, la crescita del benessere personale, relazionale e

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Il tempo galantuomo con i galantuomini - intervista a Michele Santoro

13 07 2017 Monastero Monte orizIl Complesso del Monte ritorna nel possesso dei legittimi proprietari. - Il Tribunale di Avellino, con sentenza n.1389 dell’11 luglio 2019, ha restituito il Complesso Monumentale di Santa Maria della Neve a Montella al legittimo proprietario: l’Arciconfraternita del Santissimo Sacramento. L’annosa questione dell’intero sito caro ai montellesi come ‘Complesso de lo Monte’ giunge alla conclusione; chi per anni ha abusivamente occupato il sito, impedendone di fatto ogni opportunità si sviluppo, deve

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ARTINGIANARTE 2019

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Addio all'artista Vinicio De Stefano

De Stefano smoll 02Vinicio De Stefano è nato a Montella il 28.12.1933 oggi 10 luglio ci ha lasciato .Svolgeva la sua attività a Montella (AV), ha uno studio in Napoli alla Via Luca Giordano n. 164. Ha studiato presso il liceo artistico “F. Palazzi” di Napoli, sezione pittura, ove è stato allievo prediletto dei maestri Girosi, Striccoli e Verdecchia. Artista precoce già nel 1955 da studente vede le sue opere scelte dalla sua scuola esposte al Palazzo Reale di Napoli e successivamente premiato anche dall’Accademia di Belle Arti di

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