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No alla guerra - no war di Graziano Casalini

2022 03 15 CASALINI 03Spett.le Redazione Montella.eu, La situazione è grave, mi permetto di esprimere alcuni miei giudizi, spero condivisi, Vi prego di giudicare se pubblicarli sul sito, grazie e un caro saluto a tutti Voi.  Dopo due anni di pandemia, il mondo rimane ancora in appresione per una guerra iniziata dalla Russia con l'invasione di uno stato sovrano confinante, l'Ucraina. Le ragioni di questo intervento non giustificano in alcun modo l'accanimento con bombardamenti e lancio di missili sulle principali città del paese, dove vengono distrutte zone risidenziali, infrastrutture, ospedali, con numerosissime vittime fra le popolazioni inermi e danni incalcolabili che a fine guerra lascieranno l'Ucraina all'ultimo posto per la povertà in Europa, con l'economia distrutta ed una grande ricostruzione da affrontare con pesanti sacrifici da parte della popolazione. I motivi dell'invasione russa, sono diversi. Primo, forse, il più importante, secondo me consiste nel paventato ingresso dell'Ucraina nell'Unione Europea e nella Nato. Il secondo, la difesa e loro annessione da parte russa degli stati secessionisti del Donbass, e il completo accesso al mare attraverso la Crimea, già invasa a suo tempo, e altre zone limitrofe ucraine. Secondo notizie certe il governo ucraino, dal 2014 ad oggi ha attuato nel Donbass una politica di repressione su le popolazioni di quelle regioni in maggior parte di origini russe e russofone, che rivendicavano il loro distacco dallo stato ucraino. Queste le ragioni più importanti per cui la Russia di Putin ha scatenato questa invasione di una pericolosità inaudita. E' come se su un ring si facessero combattere un pugile peso massimo contro un pugile peso mosca, combattimento dall'esito scontato, lo stesso si può dire su come finirà la guerra Russia - Ucraina. Un guerra da far cessare prima possibile con tutti i mezzi possibili, prima di tutto per le popolazioni innocenti, per i bambini, per le donne, per le persone anziane e per tutti gli uomini di buona volontà. Aiutare l'Ucraina nel conflitto da parte dei paesi Nato vorrebbe dire allargare la guerra in tutta Europa e forse anche in tutto il mondo. Serve l'apertura di trattative ad oltranza e dirette fra stati belligeranti, con l'aiuto, questo si, di altre nazioni e potenze che fino ad oggi, anche in sede Onu, non si sono schierate apertamente nè da una parte nè dall'altra. Una guerra a livello di quella in atto, ha insiti dei rischi di peso elevatissimo, perché si sta combattendo fra numerosi siti di centrali nucleari, che se colpite anche involontariamente, potrebbero provocare fuoriuscite di radiazioni letali anche nel raggio di migliaia di chilometri. In tutte le trattative, si prevede sempre, dico sempre, un accordo su posizioni di concessioni al ribasso da ambo le parti. Questo, chi va a trattare lo sa benissimo, non si va a trattare se non siamo disponibili ad un compromesso. I paesi occidentali hanno comminato alla Russia gravose sanzioni di carattere economico, che possono rilevarsi anche un'arma a doppio taglio, per far cessare immediatamente questa ingiusta guerra, invece di inasprirle, andrebbero ritirate in cambio del ritiro altrettanto immediato delle truppe russe dall'Ucraina, con il passaggio delle regioni secessioniste alla confederazione russa e la trasformazione dello stato ucraino in stato neutrale, a garanzia della Russia, dell'Europa e della Nato. Forse questo potrebbe essere un buon accordo, per evitare i rischi di una terza guerra mondiale mai vista per l'esistenza non precisata di un numero elevatissimo di armi nucleari. Alla richiesta di negoziati ad oltranza, ora è impellente l'aiuto alle popolazioni che hanno perso tutto e che sono riuscite a fuggire in quasi tutti i paesi europei.
NO ALLA GUERRA - NO WAR
Graziano Casalini

2022 03 15 CASALINI 02

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