booked.net

ISCHEMIE STRADALI (viabilità interna di un paese civile)

Auto piediCaro Vittorio...come si dice, l'occasione fa l'uomo ladro e la "fame caccia lo lupo ra lo osco", diciamo tutte e due i proverbi c'azzeccano: il guaio capitato e la fame come rabbia ( ...non per

niente la lopa dantesca, la fame, la teneva rabbiosa, "arraggiata"!). C'è poco da fare! Per capire ci devi capitare,,,sì sì sì parecchi mi avevano detto,,,ma a capitarci è un'altra cosa! 

E' stato domenica. Vado a “Santo Prieto” ad accompagnare un parente: trovo una fila infinita di macchine parcheggiate a destra...quindi arrivo con la scialuppa (una macchina piuttosto grossa, preferivo una bella Punto, ma democraticamente mi sono stato alla maggioranza nel consiglio familiare...) insomma per non portarla alla lunga sono ridisceso a marcia indietro quando ho sentito squillare il cerchione a sx...statti bbuono! Certo l'età nghiòrda un poco la capo questo è vero! Ma lo stesso m'è parso strano perchè ci ho messo tutta l'attenzione possibile e mi aiutava uno da dietro: - Vieni, vieni, vieni...-...Va' a vedere l'aiuto-sgarrupo! La cosa strana il cerchione intatto la ruota, quasi nuova, squarciata! Appena in tempo a mettere la “scialuppa” nello spiazzale dell'Asl nell'ex campo di Don Goffredo...Almeno questo miracolo! Guardo per curiosità il marciapiede ...la ruota non era salita sopra, ma aveva appena strusciato tanto che il cerchione era, ed è illeso...meglio dire sfiorato, ci passo la mano su quella "faccia scheggiosa", peggio di una raspa di acciaio! C'era una persona del luogo: "Eh 'sti marciapiedi sono d'accordo con i gommisti! Sapessi quanti ci incappano e li bestemmiano!". Bastava inclinare di poco lo scalino a spiovente e niente succede come fatto egregiamente in altri punti...ma vabbè il paese è ancora diviso a casali, chi figli e figliastri...e un pò di nostalgia storica non fa male. L'immancabile gommista con onestà professionale, in un certo senso contro i suoi interessi, lamenta il fatto che i marciapiedi sono fatti male, senza quell'acconcia inclinazione che diminuisce lo spessore dello scalino a fronte strada onde evitare questo disastro continuo...e mi informa, chi meglio di lui! che un altro punto maledetto è tra la rotonda e il marciapiedi di Padre Pio ( che altra volte ho chiamato in causa, speriamo non se la pigli!), tanto che, mi ha citato l'episodio di un giovinotto (lucido di testa, non “imporrito” dall'età come me) che in un giorno ha fracassato ben due volte la ruota sul taglio del marciapiedi! Vabbè non tutti i mali vengono per nuocere perchè si è svegliata tutta una catena sopita di punti micidiali nella viabilità...Mi direte:- Ma tu conosci solo quello che conviene a te...Può essere pure vero ...ma è pur vero come diceva San Tommaso: che per conoscere devi toccare (non palpare per carità...!); ebbene siamo in tema, toccare non con le mani ma con le gomme! Parlo di uno dei punti più tremendi delle vie interne del paese! E poi non riguarda me in particolare, che ci vado ogni morte di papa, ma tutta una fetta importante della popolazione di Montella che abita nel casale Torre e Spinella! Io non so come non fa una... rivoluzione! Non parlo di adesso, è una situazione che dura da decenni e non si trova la via! Non la si vuole trovare o si ha paura? Ma attenzione! dimenticavo il tratto precedente di strada!: quell'altro campione stretto e tortuoso, che non so come si chiama, (“ i nomi son puri accidenti...” chi lo diceva? mi pare uno bbuòno) che dal Palazzo Bruni e frontale Chiesetta di San Nicola, porta allo spiazzo antistante al Palazzo di "Ron Goffredo" per salire a sinistra alla Spinella e alla Torre; io la faccio non di frequente, ma sarebbe opportuno, anzi doveroso, interpellare quelli che ogni giorno ed ogni notte devono misurarsi con questa pena dantesca! Un vero castigo di Dio, ma inflitto a chi non merita: il più delle volte "ti confronti" con altra macchina con la conseguenza immancabile di un rosario di pittoresche bestemmie al silenziatore o...sparo pieno! Questi ultimi casi più ...pericolosi!!! Assistito personalmente!!! E tra l'altro, nemmeno uno specchio indicatore che ti fa vedere a tempo chi viene di fronte! Ma Santa Madonna e Santo Nicola benedetti...vogliamo una buona volta trovare una soluzione a questo schifo e... conflittualità potenziale permanente? Ma questo è niente!!!

Auto 02 Cercate di salire alla Spinella-Torre, mettetevi un momento nei panni di quelli che vivono in quei casali! Vi sembreranno degli eroi anzi martiri di sopportazione! Ma come fanno?! Eppure son montellesi! Mamma mia...gli antenati si rivoltano!....Ma lasciamo perdere e torniamo all'autostrada che dal piazzale di Don Goffredo, si incunea arrancando in salita per detti casali. Passateci almeno una volta con la macchina! Fatelo per Dio! A dir poco è ...lunare, manco se ci fossero passate le orde tagliacapo dell'ISIS, squinternata sconnessa tra i lividi basoli con fossi profondi un palmo, misurato da me! Che mandi per favore il Sindaco qualche tecnico comunale, nei ritagli del suo gravoso lavoro, munito di spessimetro, a verificare se dico fesserie! Pare una gradonata come la "Selece di Sorbo" ma almeno per questa le macchine non sono obbligate a passare! Ma Santa Madonna, a chi aspettate? Il miracolo di ...San Nicola? O di qualche suo collega!? E questo è niente, e il tratto dove la “strettola” in curva si stringe tra le case che da una all'altra ti puoi dare il buongiorno co' na stretta di mano!? Sempre ed in salita vertiginosa prosegue questo terremoto di strada...che mi sembra una “pista” costruita apposta così scheggiosa per collaudare le sospensioni dei carri armati Leopard o di altri simili mostri? E la salita o la scesa della Spinella che ti fa girare la testa che sembra il salto nell'abisso di un gigantesco ottovolante? Dove la mettete? Ma se è destinata a restare così e non si può far nulla per imperiosa volontà del fato, perchè almeno non la si copre di una stesa di asfalto drenante? La pendenza è da ..."rirupizio"! E non si considerano le dannose conseguenze, in termini di batoste salate come la mia, di macchine che costrette a percorrere giornalmente il greto di quel vallone fatalmente si squinternano: avantreni, braccetti sterzi, cuscinetti, cuffie e contrucuffie… A Napoli De Magistris tiene belle gatte da pelare...per richieste di risarcimento!
Mi chiedo solo se il livello di rabbia dei residenti non avesse superato il limite di carico!
Ma non aveva previsto il nostro sindaco nel contesto del PUC una strada di provvidenziale e liberatorio accesso per tutta questa parte isolata del paese, che passava, come sulla carta da me vista, nella proprietà "Asila Capone" senza minimamente toccare alcuna memoria sacra ma passando a rispettosa distanza? ...Ed allora se previsto nel PUC, non si può fare uno stralcio esecutivo per necessità impellente oggettiva incalzante drammatica...invece di perdersi ad inseguire il fascino delle leziose mediazioni compiacenti ed utopistiche?! Volere è Potere si diceva, ma io capovolgo: Potere dovrebbe essere Voler fare, dover fare per la collettività, per rispetto ad essa... Ma qualcuno può dire sussurrando sornionamente a la paesana: Ma quello, Peppo lo chiede, perchè alla Torre c'è un appartamento di un suo parente! Benedetto Orazio come ci manchi!!! 'Sti capozzielli favolosi paesani! Se non ci fossero, bisognerebbe inventarli per condimento esistenziale! Come se cadesse (manco i cani!) il Ponte della Piazza travolto da una piena spaventosa (non è detto non succeda mai, per come siamo idrogeologicamente combinati, caro Don Peppino Liotti!!! Che quella sera mi chiamasti!!!T'allucuordi che scola mi facesti!!! All'altezza della Libera, un metro di fango una sera d'ottobre, e i cardi di Panno visitavano sul pelo della corrente marrò la bella piazza mangiata dal Mausoleo del Comune scocchiolato vergogna d'Italia (ma Renzi lo sa?))...Dicevo, scusate mi stavo perdendo ... l'età c'è abbiate pazienza..., se cadesse il Ponte della Piazza, potrebbe uscire sempre lo stesso soggetto paesano a dire sornione: “...Ma dall'altra parte del Ponte tiene la Casa Peppo Marano perciò sbraita tanto e fa il diavolo per farlo ricostruire a forza!!!”...Eppure fra queste scazzelle si va avanti da decenni...O dietro? D'altro canto come fai a meno di personaggi così folcloristici...?Senza di loro,,,perdi il profilo identitario di un paese, direbbe qualcuno pesante!
E a dire che non è che nel passato non si è sbanchinato mezzo paese per collegare casali: piglia la Serra, allacciata con la strada che mi ha squarciata la ruota, che passa sotto l'arco abitato di San Pietro e che impavidamente ha distrutto la bella antichissima “Via re re Cruci” dal prestigioso originario acciottolato arrotondato, quale accesso al Casale medioevale, zona fortificata di Montella come osservato in un suo attento e suggestivo scritto dall'architetto Basile...Estremizzando il discorso sul fil di logica, se si voleva “fossilizzare” il paese nella sua viabilità ed assetto urbano storico, si poteva evitare anche questa dissacrante, in senso lato, “Via re re Cruci”, perché l'accesso carrozzabile c'era per l'ischemia e “lo rirupizio” della Spinella? Allora due pesi due misure!? Vabbè che dipende tutto dalla forza di tal che testè piaggia di chi comanda e fa legge col codazzo occulto dei consigliori.
Come si vede, se si vuole si fa...e si deve fare, aggiungo, anzi aggiungiamo, perché non sono solo io sparuta e sperduta voce! Così pure la querula lamentazione funebre tipicamente paesana sul PUC che va eliminato a priori dallo scenario pubblico. Ma ogni paese deve avere un piano regolatore o no? Se qui non c'è stato mai, perché non incominciare? Che si aspetta? Come il contadino ricordato da Orazio che si ferma sulla riva del fiume e non l'attraversa, aspettando che si... “assecchi”...E' vero il PUC è un progetto immenso irrealizzabile di botto, richiede mille mediazioni confronti e condivisioni...(che bel frasario politichese -ignorato schifato dagli ...anglosassoni-)! Ma si peschi il buono ed indilazionabile e lo si realizzi magari di imperio, come si fa nelle società civili! Se c'è una costruzione che ostacola o sbarra il flusso del traffico o la pedonabilità, come usa, a chi si aspetta a buttarla per aria?! Si tratta del principio sacrosanto della prevalenza del pubblico sul privato! E tanti tromboni di latta che invocavano scenari collettivistici che fine hanno fatto? Quella della bbotta a muro???. “Ma no, quella casa è dello professore Marano, quella del Dottore... so' amici, è peccato...compari, caro mio, po' so' voti persi...”. Ma la vogliamo finire con queste stupidità e pietismi pelosi che ci lasciano al medioevo! Se si doveva rispettare il delicato reticolo dei sentimentalismi,,,qua avremmo ancora le palafitte!
Giuseppe Marano

Commenti offerti da CComment