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rocchetta_avellino "Il Treno irpino del paesaggio" In_loco_motivi, insieme di associazioni irpine, ha organizzato una sei giorni di "paesologia" lungo la tratta Avellino - Rocchetta Sant’Antonio

Il gruppo di lavoro in_loco_motivi, insieme di associazioni, sindacati e soggetti privati operanti nella provincia di Avellino, ha dato vita a un’iniziativa davvero originale: “Il Treno irpino del paesaggio”, un viaggio in carrozza lungo la tratta Avellino – Rocchetta Sant’Antonio, allo scoperta di paesaggi dimenticati e spesso snobbati dai circuiti classici del turismo di massa. Il programma prevede sei date: le prime tre giornate (24 gennaio, 30 gennaio e 6 febbraio)

 saranno dedicate allo sport invernale con la messa a disposizione da parte dell’organizzazione di istruttori pronti ad insegnare, sia ai grandi che ai più piccoli, la difficile “arte” dello sci, il tutto lungo le pendici del Laceno. Il 14 febbraio sarà, invece, una giornata all’insegna dell’apollineo e del dionisiaco, con il Treno irpino che si fermerà a Montella e poi a Montemarano, terra di tarantella e vino. Il 7 marzo in_loco_motivi aderisce alla giornata nazionale per le Ferrovie dimenticate arrivando simbolicamente fino a Rocchetta ed infine il 21 marzo la primavera verrà accolta andando per vigne sul treno del vino.

AVELLINO – ROCCHETTA SANT’ANTONIO - La tratta Avellino – Rocchetta Sant’Antonio è tra le più antiche tratte della Campania, inaugurata nel suo intero percorso il 27 ottobre del 1895. Negli ultimi decenni è andata sempre più in disuso, al punto che le autorità competenti hanno più volte paventato la definitiva chiusura. Da questa considerazione è nata l’esigenza di “ripensare” questa linea ferroviaria e il gruppo “in_loco_motivi” ha immaginato di riqualificarla attribuendole un ruolo differente: non più collegamento commerciale, bensì metodo ovvero “strada” tramite la quale riscoprire l’Irpinia. L’intento è quindi quello di vedere il treno come mezzo per un turismo rispettoso dell’ambiente e caratterizzato dalla lentezza per meglio godere del paesaggio. E per meglio catturare la bellezza dei luoghi irpini gli organizzatori hanno deciso di indire un concorso fotografico, con lo scopo di rappresentare un momento, un luogo legato alla giornata trascorsa nelle carrozze.

LA PAESOLOGIA - L’Irpinia è una terra lontana, lontana soprattutto dal turismo di massa. Nella “terra de lupi” l’unica vera ricchezza è il paesaggio, così come ha fatto notare con le sue ultime fatiche letterarie (“Nevica e ne ho le prove. Cronache dal paese della cicuta”; “Vento forte tra Lacedonia e Candela. Esercizi di paesologia”, ndr), Franco Arminio, “paesologo” per antonomasia. Al di fuori di qualsiasi definizione stringente, la paesologia non è una “nuova scienza”, ma la riscoperta di uno stato d’animo, di quella solitudine di cui ogni uomo è dotato. Osservare il paesaggio costituisce un alto momento dialettico tra l’uomo e il resto del mondo, un modo, insomma, per riscoprire se stessi in tutta la propria vulnerabilità.

21/01/2010   Raffaele Cappuccio

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