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Urge salvare la fontana-sorgente del miracolo di San Francesco a rischio inquinamento-essiccamento di Angelo Capone

Fontana RACOLO 02I tubi che attraversano la strada San Francesco- Case di Stratola, in fase di esecuzione con metodologia TALPA suborizzontale, intercettano a breve profondità la FALDA ACQUIFERA che alimenta la Sorgente-FONTANA del MIRACOLO. Pertanto se i lavori non saranno fatti con sicurezza assoluta di impermeabilità, ovvero con giunti dei tubi non perdenti e tali, quindi, da assicurare che non ci sia perdita di acque nere nell'acqua di falda,si crea inquinamento da colibatteri ed altro Ove,invece, il tubo risultasse interamente in acqua, ed in non perfetta tenuta stagna, risulterebbe capace di ricevere l'acqua di falda e di drenarla nel tubo assieme alle acque nere di fogna.Ciò comporterebbe il depauperamento della falda e quindi anche della sorgente. Per evitare tutto questo c' è bisogno di avere la

certezza dell'assoluta tenuta stagna dei tubi ed in particolare dei giunti che uniscono in sequenza una serie di tubi corti che insieme costituiscono la condotta che porta i liquami verso il depuratore. Sarebbe stato meglio che il tracciato non intercettase falde acquifere poco profonde, con livello piezometrico a breve profondità dal piano di campagna. In ogni caso, a prescindere da questa problematica di deflussi, resta importante prendere atto che il RUDERE DELLA FONTANA DEL MIRACOLO , vista l'ovvia VALENZA ARCHEOLOGICA, debba essere inserito in un PROGETTO DI RECUPERO e ripristino delle condizioni originarie, con potenzialità di essere messa in visione dei fedeli e dei visitatori del MUSEO e non solo. Tanto per dovere e rispetto delle tematiche ambientali, della memoria storica e dell'importanza dei beni culturali che caratterizzano la civiltà di una comunità sia religiosa che laica.

Angelo CAPONE

Fontana RACOLO 02

Fontana RACOLO 03

Fontana RACOLO 01

 

DI SEGUITO L'ARTICOLO PUBBLICATO IL 6 AGOSTO

 

ABAZIA GOLETOCiao Vittorio. Ti trasmetto un singolare metaforico collegamento visivo, diretto tra Montella, con la sua divina ACCELLICA, e Sant'Angelo dei Lombardi, con la sua notevole Abbazia del GOLETO; tutto sulla direttrice naturale Calore-Ofanto passante per lo spartiacque appenninico (...Nusco-BarGargone- Fontigliano-Montagnone di Nusco...) che orienta il primo fiume, a W, nel mare Tirreno e il secondo, a Est, nel mare Adriatico. Il fiume Calore irpino lambisce Il Convento di San Francesco a Folloni e l' Ofanto l'Abbazia del Goleto. Singolari strutture, con significative valenze geo-archeologiche, entrambe proiettate verso il compimento dei 1000 anni dalla posa della prima pietra presa nelle vicinanze: ciottolosa, e perciò arrotondata dal fiume Calore, l'una, e spigolosa, l'altra, al Goleto, presa dagli affioramenti litoidi del vicino, collinare monte Gugliano (e dintorni) che forse ha qualche connessione con San Guglielmo da Vercelli fondatore dell'Abbazia del Goleto nel 1131. Nel secolo successivo, molto probabilmente, a Montella, San Francesco e/o suoi

seguaci misero la prima rotondeggiante pietra vicino alla cosìddetta Fontana-Sorgente del Miracolo " inspiegabilmente abbandonata" e a rischio inquinamento-depauperamento se i prossimali, attuali, profondi lavori fognari , sulla direttrice San Francesco-Cassano non fossero realizzati a " regola d'arte al quadrato" nella falda acquifera intercettata e che alimenta/origina la sorgente, con significative evidenze superficiali (vedi foto), presente già prima del rudere di captazione ormai totalmente coperto dai rovi e non solo (vedi foto). Memorie storiche ambientali-naturalistiche e archeologiche trattate come vestigia insignificanti, lasciate all'oblìo, considerate improduttive e di minimale importanza.
ABAZIA GOLETONon c'è da meravigliarsi!? Basta pensare che le opere di captazione (disastrate e degradate, facilmente profanabili) delle sorgenti Alto Calore Irpino [( le trote fario autoctone del fiume Calore in secca estiva, senza il minimo deflusso legale, urlano vendetta, nel mentre la DIGA / invaso dell'Acera (Mezzane basse) per irrigazione aspetta promesse future di nuovi grandi imbonitori )] totalmente captate , (Accellica-Scorzella, Troncone e Tronconciello...), dopo tante denunce/relazioni, anche fotografiche e con commenti mirati allarmanti, in Strumenti Urbanistici, a Istituzioni e Prefettura, non sono state mai protette dignitosamente e tantomeno restaurate con o senza l'applicazione della Legge Regionale 219 del post Terremoto del 23 nov. 80. Assurdo, incomprensibile !? Fiumi di parole... e di carte istoriate "messe a posto" che restano carte al riparo dalla polvere e dalla luce.
Per la "montellese" IPERSORGENTE BAGNO della REGINA " rifecero"( inutilmente) la recinzione in ferro facendo finta di non capire la problematica del rischio di facilissima potenzialità di profanazione/inquinamento dell'area sorgentizia captata e incanalata nella GALLERIA STRATOLA-CAPOSELE. Montella dona, la Puglia ringrazia senza ristori di sorta e i pugliesi assetati sono ignari dei rischi, a partire dalle "origini delle scaturigini."
Panta rei...precipuamente l'acqua, e nel mentre " il cielo è sempre più blu."... e continuano le cartoscelle e il rito del "mettere le carte a posto" per passare ai vari Enti più o meno interconnessi e rappresentativi delle Istituzioni definite secondo i metodi collaudati della Prima Repubblica... In attesa della prossima emergenza per fare o cercare di porre riparo...!?
Angelo CAPONE

Due Cattedrali soggette al tempo e poste sull'asse NORD-SUD passante per l'alta Valle dell'Ofanto, visivamente interconnesse:  Una, antropica, conTorre medioevale, costituita da importanti resti archeologici dell' ABBAZIA del GOLETO, in p.p. a dx, dedicata a San Guglielmo da Vercelli, restaurata e in parte resa abitabile dopo il forte terremoto del nov. 1980Bellissima, di grande impatto emotivo e di notevole richiamo religioso-spirituale, per la presenza continua dei padri “Piccoli fratelli Jesus Caritas.” - L'altra, l'ACCELLICA, naturale, di età Trias-Giura, corrugamento quaternario, dolomitica, costruita dagli agenti morfogenetici tettonico-meteorici e soggetta alla graduale, lenta degradazione/ peneplanazione che permette a noi umani di oggi di osservarla con la metafora del mio amico poeta, prof Pasquale Sturchio: ”Cattedrale gotica fiammeggiante che svetta nel cielo di cobalto.

IMG 4274 GOLETO ACCELLICA 2

ABAZIA GOLETO

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Comunicato stampa comune di Montella
 

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