In nome del territorio, della salvaguardia ambientale-naturalistica, dell'educazione alla montagna, del rispetto e valorizzazione delle risorse idriche irpine e dei prodotti alimentari d'area e del comune di accoglienza, si è scelto di localizzare VERTEGLIA MATER (Esposizione, convegni e spettacoli canori/concerto finale di quello che è famoso per " Il generale dietro la collina") proprio nella Piana semiendoreica di Verteglia in s.s., nella pianura dietro la collina dell' "Acqua ré la Maronna/Casone". Ormai la decisione è presa e gli eventi sono in atto, dobbiamo solo sperare che, coscienti della delicatezza del sito, siano state prese, o almeno tentate, tutte le precauzioni igienico-sanitarie del caso: -Informazione attenta dei partecipanti circa le regole di comportamento da mettere in atto, -Rispetto assoluto delle acque subaere defluenti e/o lacustri, -Bagni fissi di sicuro, stretto rispetto delle regole di sversamento e di espurgo prima del
troppo pieno e della disperrsione dei liquami "potenzialmente resi inattivi" etc
-Bagni chimici semoventi di facile utilizzo dislocati sufficientemente nelle varie zone di partecipazione,
-Certezza della loro corretta rimozione e svuotamento in sito deputato,
-Espurgo di Pozzi ciechi, e /o di altro tipo, secondo regole e modi di trasporo fuori dal contesto in aree attrezzate depuranti,
-Controlli mirati ai vari livelli e controlli dei controllori...
Tralascio la tematica, del particolare calpestio del prato erboso e dell' inquinamento acustico e aereo che qui, pur importante, rispetto al problema acque assume valenza minore e di complementarità... e speriamo che quanto auspicato sia bastevole per limitare i danni.
In verità non si è capita tanto bene la scelta di portare in quota , ((sui pianori carsici, con circolazione idrica sotterranea a brevissima profondità, con risorgive a tutti note e visibili (Ischia-Verteglia-Acque Nere e zone di raccordo verso il Famoso "FUOSSO ré la CAMPANA /Jiumiciello" e verso il Rajo della TUFARA) e altre provenienti dalle falde pedemontane del Terminio)), a sentire le proiezioni, decine di migliaia di persone, di auto e moto;
VENTARE, Grave, Doline, Inghiottitoi, Falde carsiche episuperficiali con laghetti di acque cristalline, acque ré la Maronna c. v. c. e non solo. L'inghiottitoio di ISCHIA legato direttamente alla Sorgente captata dei CANDRALONI, l'Acqua ré l' "Aucieddri"... "che volano in aria", mentre gli umani lo fanno in terra , e dove?, in quale terra, in quale contesto carsofratturato da acque di pioggia più o meno acida, millenaria? ...
A VERTEGLIA, MATER di ACQUE , "Pantheon d'ITALIA dell' Acqua sorgiva" ( Alto Calore, AMANapoletano e AQPugliese ) non si può prescindere da un uso e gestione del territorio con i guanti bianchi, in punta di pennello Michelangiolesco e senza scomodare Leonardo, per la SALVAGUARDIA del "Fiore all'occhiello" dell'IRPINIA ALTRA che è chiamato Massiccio del TERMINIO dei nostri Picentini meridionali che nulla hanno a che vedere con la cosìddetta ALTA IRPINIA.
A "Verteglia" non ci sono DEPURATORI, in verità da tempo immemore nemmeno a MONTELLA (funzionante), non ci sono FOGNE STAGNE in rete.
Non ci sono CONDOTTE di FOGNA atte a portare i liquami , in galleria, fuori dai Pianori Tettono-Carsici chiusi o semichiusi e, perciò, a "CATINO/Conca di raccolta" delle acque infiltrantesi, a vari livelli e modalità, a costituire acquiferi nel sottosuolo; in poche parole non sono mai state create le premesse per un turismo per cui non si dovesse dire: " PORTATIUI LA MONNEZZE ARRETO" , non si sono create le INFRASTRUTTURE DI BASE mirate alla salvaguardia ambientale-naturalistica da ignare folle di Turisti Domenicali/Pasquettari incontrollabili ( anche per assenza di sensori specifici, almeno nei luoghi di particolare criticità) e ora da migliaia e migliaia in concentrazioni canore/mangerecce che avremmo preferito ospitare in Alta Valle del Calore, a MONTELLA C.Civico, che ha dimostrato di poter accogliere, per La Sagra della Castagna, anche centinaia di migliaia di presenze che non hanno usato certamente, per i propri bisogni, POZZI CIECHI di Scarico Fognario, bensì normali strutture igieniche fisse e/o semoventi chimiche ( avendo almeno presunte assicurazioni della gestione in sicurezza a tutti i livelli e nelle varie fasi di uso e sversamento), in ogni caso: chi controlla dove si sversa? in quale DEPURATORE FUNZIONANTE?
Ma questo è un altro discorso di cui sentiremo parlare a lungo. ( http://www.palazzotenta39.it/public/fiume-calore-in-secca-alimentato-dai-depuratori/ ) Informare tante persone del particolare luogo in cui si trovano, e di come comportarsi, non è cosa semplice e a luoghi a doppia lettura. A Verteglia, in ogni caso, a prescindere dall'evento in corso, bisogna trovare il modo di informare e invitare a comportamenti consapevoli e mirati a non fare danni che possano ripercuotersi anche su sé stessi quando andranno a bere le acque dai propri rubinetti di casa. E non è semplice.
Nell' 81 , in un convegno d'area, invitato a relazionare, parlai degli errori del LACENO senza RETE FOGNARIA e SENZA ADDUZIONI all'ESTERNO, con Galleria via CHIANIZZI, dei "bisogni" carichi di colibatteri, e non solo, di migliaia di turisti.
Il Sindaco, Tommaso AULISA, saltò e contestò giustificando le scelte di antropizzazione turistica del suo gioiello che fece storia negli anni del "LACENO d'ORO" di pasoliniana... memoria. Sta di fatto, però, che successivamente si attivò, con singolare impegno, per chiedere di progettare e fare sia la rete RETE FOGNARIA (speriamo stagna e sismoresistente) che la CONDOTTA di FOGNA (comunque, ora, a dubbia tenuta e a incerta risposta sismica) in trincea nella Piana e , in GALLERIA, per Chianizzi, verso Bagnoli e, da qui, verso il DEPURATORE attualmente non totalmente funzionante e prossimo al 100% della depurazione.
A VERTEGLIA, situazione idrogeologica sicuramente molto più delicata, per i deflussi episuperficiali, di carsismo giovanile attivo, non si può in assoluto prescindere da tali realizzazioni, obbligatorie per strutture/manufatti fissi o semoventi e /o saltuari, per alberghi e ristoranti e quant'altro. Una CONDOTTA a certa tenuta stagna e sismoresistente, (con rete verso manufatti e punti chiave di particolare utilizzo turistico, con GALLERIA sotto Sassetano-PIZZILLO e prosieguo verso il "Complesso Convento-CASTELLO del MONTE" e verso MONTELLA),deve necessariamente essere realizzata con finanziamenti della Regione CAMPANIA, e non solo, vista l'importanza interregionale di Verteglia, FULCRO del particolare ACQUIFERO del Massiccio Idrogeologico del Terminio-Tuoro, con grosse SORGENTI Captate per uso idropotabile (AltoCALORE,AMANapoletano eAQPugliese) di milioni di abitanti meridionali.
I Pozzi devono essere stagni e devono essere espurgati ciclicamente e il prodotto portato in sicurezza... Ma chi controlla e dove sono assicurate le certezze delle operazion? A Laceno erano tutti POZZI CIECHI perdenti liquami/acque reflue di detersivi, di bagni, di latrine e... permeanti in profondità, giù verso le Sorgenti di CAPOSELE. A "Verteglia" il CARICO di BESTIAME è regimato/regolamentato, il CARICO UMANO NO !
Credo, in ogni caso, che, a prescindere da come siano andate le cose su programmazioni turistiche in quota, alla luce del presente ecosestenibile, del poi PARCO e di maggiori opportunità socio-economiche, l'implementazione a valle, come in tante località alpine note, sia la strada più giusta da perseguire. La montagna dovrà essere un'offerta ulteriore di grande pregio per il turista che dovrà stanziare, però, in Alta Val Calore ridefinita e attrezzata allo scopo. Una bipolarità con Fulcro e Centro Direzionale a Montella. In altri tempi un C.D. opportunamente modulato, con tutte le precauzioni del caso e rispettoso del contesto, poteva anche essere concepito in quota, ora non è più pensabile. Sono comunque necessarie piccole entità organizzative e di controllo ambientale-naturalistico e di servizio poliorientato.
Speriamo che questo VERTEGLIA MATER sia l'occasione per prendere atto di "quanto" e di orientare il futuro su binari radicati su solide premesse ambientali-naturalistiche-culturali e di Salvaguardia del TERRITORIO, usato anche economicamente, coniugando sviluppo e sostenibilità, senza che il tutto diventi un mero Museo, per giunta a servizio solo di altri, per la primaria risorsa liquida che è contenuta/scorre in superficie e, particolarmente, nelle sue viscere carsiche, verso le scaturigini in quota e verso le grandi sorgenti periferiche dal valore inestimabile, specialmente al tempo dei cambiamenti climatici. ( https://www.montella.eu/i-vostri-articoli/45-vario/2681-visione-sconcertante-di-angelo-capone )
In ogni caso auguri per la buona riuscita di Verteglia MATER e delle finalità correlate, si spera per prodotti sempre più genuini e secondo procedure di realizzazione bio-eco.
Montella,li 26/7/2018.
Angelo CAPONE
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