Di Redazione Montella.eu su Mercoledì, 03 Febbraio 2021
Categoria: Vario

Salvatore Maio Racconta il suo coronavirus

Visto che mi giungono notizie non veritiere sul mio conto e sulla mia famiglia sono, mio malgrado, costretto a scrivere questo post che vi aggiorna sulla ns situazione Covid-19. Martedì 26 u.s. sono risultato positivo, mentre mia moglie negativa, così come i miei figli (se non li vedete in giro è perché osservano rigorosamente le prescrizioni del protocollo) e tutti gli altri miei “contatti montellesi” che hanno eseguito il tampone molecolare da mercoledì (26.01) pomeriggio in poi.. Inoltre, tutti negativi anche i tamponi eseguiti da miei contatti “forastieri” in campo lavorativo. Zecca sì, ma poco unTORE, a quanto sembra, anche se, voglio sottolineare che non si può e non si deve condannare nessuno.

Nonostante le generali attenzioni che ho sempre adottato, non mi capacito del mio contagio, ma mi rincuora, non poco, che non sia stato io la causa di ulteriore diffusione. Tanto dimostra, se ce ne fosse ulteriormente bisogno, che questo virus è subdolo, che non bisogna abbassare la guardia, che è indispensabile non lasciare niente al caso. La mia condizione di “fortunato asintomatico” facilita la vita da “isolato” che, seppur costretto all’interno, prima di un piccolo studio a casa, ora in una stanzetta al covid residence, la ritengo, ovviamente, molto meglio di una “sterile” camera di ospedale (pensiero di Catalano memoria). Ho avuto, quindi, anche l’opportunità di verificare direttamente il funzionamento di questa struttura che bene ha fatto l’Amministrazione Comunale, unitamente ai frati conventuali, a renderla utilizzabile da parte dell’ASL.

E’ un ulteriore servizio per i cittadini che, come me, ne hanno bisogno per le ristrettezze di spazi e di servizi delle loro abitazioni, o solo per la mai troppa precauzione. Non ci vogliono raccomandazioni, solo una giustificata richiesta del medico curante da girare all’ASL; devo dire che il personale di assistenza sanitaria è sempre presente, educato, disponibile...le camerette sono abbastanza confortevoli ed adeguate ai motivi della degenza, lettino armadio, comodino, scrivania, bagno singolo, acqua calda e riscaldamento, tv in spazio comune, pulizia, cambio letto due volte settimana, cibo dignitoso (..astenersi chi cerca hotel lusso/extralusso). In questo, l’essere escursionista ed orgoglioso montanaro mi ha aiutato nell’adattamento ma le condizioni sono logicamente molto più decorose neppure paragonabili...Non comprendo il motivo del suo sotto-utilizzo e spero non sia dovuto né alla diffidenza delle persone, né dal dover dividersi dalla famiglia, né lasciare abitudini consolidate; ricordo che la incolumità dei ns cari è prioritaria……

Poi c’è la possibilità di incontrare persone eccezionali – Grazia, 76 anni, è una di queste - non proprio fortunate come me; il suo dolore (la morte del marito da quattro giorni, il mese ed oltre di degenza sola senza vedere né il suo unico figlio, né altri familiari), anche al di la del Covid, ti porta a riflettere sulle sofferenze quotidiane di tante e sempre più persone sole, sulle troppe ingiustizie, sulla pochezza di tanti pseudo problemi per i quali perdiamo il senso delle cose e del vivere…Ieri, Grazia ha ricevuto il referto del suo tampone NEGATIVO, ha pianto di gioia e la commozione ha invaso me e gli operatori sanitari presenti che, da ANGELI quali sono, non le hanno mai fatto mancare l’assistenza, il sostegno morale e psicologico; oggi ha lasciato la struttura e potrà riabbracciare il figlio prima del suo ritorno in Svizzera…… La mia promessa, fatta a debita distanza e sempre in sicurezza, di fargli visita appena sarà possibile……….La solidarietà dovrebbe essere di prioritaria importanza ed imposta “per Legge” dallo stesso Stato, in modo da obbligareogni cittadino, per un periodo definito (es. 7/15 gg.), a servire “il Prossimo” che sia esso, aiuto ai sofferenti negli ospedali, ai bisognosi, agli ultimi, alle vittime di troppe ingiustizie. Obbligo retribuito in qualche modo dallo Stato o posto a carico delle persone in caso di reticenza….Dall’obbligo di leva all’OBBLIGO SOLIDALE, sarebbe segno di civiltà. Certo sarebbe auspicabile una società nella quale tutti vivessero con dignità ma, al momento, ciò resta solo una utopia per la quale, però, abbiamo l’obbligo di lottare, tenuto conto che le disuguaglianze e le ingiustizie, anche a causa di questo Covid, aumentano a dismisura. …..Ne approfitto per ringraziare tutti voi che non mi fate mancare il Vs piacevole supporto e di questo ve ne sono grato. Siamo al secondo tempo di una partita da vincere, la durata la decidiamo noi con i ns comportamenti, teniamo la guardia alta ed usiamo la giusta sensibilità del caso, il goal arriverà, eccome.😘

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