Di Redazione Montella.eu su Domenica, 15 Marzo 2020
Categoria: Vario

Il decreto per l’emergenza Coronavirus ha strozzato l’Italia in un silenzio grave. da "Il quotidiano del sud di Roberta Bruno"

Ognuno, timoroso dietro la propria finestra, tende l’orecchio alla finta calma che proviene dalle strade, e di cui ne fa da padrona. Ma è una pace che non dà quiete, forse perché si attende tempesta. Il nervosismo di questi ultimi giorni è stato però interrotto da un inconsueto vocio, una musica che trasmette energia e che, incalzante, bussa ai vetri e batte agli scuri, e diventa un canto che non si può più lasciare fuori.
Ci affacciamo come non lo abbiamo mai fatto, sorridiamo curiosi mentre, uscendo sui balconi, ci troviamo coinvolti in un emozionante abbraccio, che ci avvolge nel calore di un canto.
I flashmob che uniscono l’Italia in questo momento così delicato, nascono a Benevento, dall’energia di quattro ragazzi che hanno deciso infrangere il silenzio con una tammuriata.

La vitalità è contagiosa e il web aiuta, presto l’idea raggiunge anche Napoli, dove, nel quartiere Sanità, una donna esce in strada stringendo a sé uno stereo e intonando un classico della canzone napoletana, ‘O surdato ‘nnamurato.
Il risultato? Tutto il rione si è affacciato in strada ed ha cantato insieme sulle note di quella vecchia canzone. Dopo Napoli è stato il turno dell’Irpinia, nella mattinata di ieri, prima Avellino e Mercogliano e poi anche Atripalda, sono state contagiate dall’impulso musicale, ed hanno organizzato veri e propri flashmob musicali dai balconi, le persone hanno rotto il proprio isolamento e si sono regalate un momento di gioia e condivisione.
Ormai l’iniziativa ha preso piede in tutta Italia e, da che sembrassero cancellati tutti gli impegni, le agende degli italiani si sono riempite di appuntamenti “a mezz’aria”: nella serata di ieri, infatti, un flashmob sonoro è stato organizzato da Nord a Sud, in modo da riunire tutta la nazione e fare del Belpaese un unico grande concerto.
Facebook e Whatsapp, anche in questo caso, sono stati i mezzi preferiti per diffondere le iniziative contro l’isolamento da Coronavirus. Tantissimi i messaggi e i gruppi che condividono e diffondono le diverse iniziative, che come margherite, sbocciano al sole di questa precoce primavera.
L’idea degli “arcobaleni contro il Coronavirus”, infatti, parte proprio dal piccolo comune di Teora e fa breccia rapidamente in tutta l’Irpinia, fino a diventare anch’esso un flashmob virtuale “virale” che attraversa la nazione.
Finalmente, ai faccioni seri e preoccupati di politici e medici, o alle tristi scene dei supermercati svuotati e della poca solidarietà che ha diviso in questi giorni il Nord e il Sud, guardiamo un’Italia che si rialza e si abbraccia, nel canto unita e padrona della paura.
Infine, per oggi alle 12 un altro flashmob è previsto sui nostri balconi e dalle nostre finestre, affinché, insieme, si alleggerisca un’altra giornata.
Insomma, cosa c’è di meglio che cantare in una bella giornata di sole, fuori alla propria finestra, e sentire che un altro, e poi un altro ancora, si unisce al nostro canto?
La vicinanza si sente anche così, un sorriso, un saluto, da una finestra all’altra.

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