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PALMIERI SCRIVE AL SINDACO DI MONTELLA ALCONSIGLIO COMUNALE DI MONTELLA ALLA SEGRETARIA COMUNALE AL POPOLO MONTELLESE

Palmieri Salvatore 08Ho partecipato sin dal 2005 ai lavori e alla formazione del movimento politico di “Montellalibera” il quale era un progetto di politica amministrativa locale, espressione della società civile, contro il protagonismo dei partiti politici “sfiniti” e “decaduti”. Poi, ho ricevuto il compito e l’onore e di rappresentare il

movimento da “capogruppo”. Alle elezioni amministrative dell’anno 2005 sfiorammo di poco la vittoria, andammo in minoranza e/o all’opposizione.
Fummo non solo oppositori, anzi con i consiglieri comunali del ns. movimento arricchimmo l’azione di politica locale con proposte concrete, con richieste di convocazione di tante sedute consiliari. Insieme votammo anche argomenti della maggioranza, ciò perché andava a favore della collettività.

L’amministrazione di allora, capeggiata dall’amico Salvatore Vestuto, approvò alcune ns. proposte discusse in C.C.
La nostra azione quotidiana, attraverso la stampa, le televisioni locali, le assemblee pubbliche, ecc. si rendeva efficace, chiedevamo al sindaco di allora la convocazione del consiglio comunale per discutere e deliberare i nostri argomenti.
Con la nostra ultima richiesta di convocazione del C.C., fissata per il 30 gennaio 2009, per una verifica della maggioranza, il Sindaco di allora non si presentò in aula, per le sue giuste motivazioni nei confronti degli stessi alleati. Ne scaturì la strada di casa, dando spazio al commissario prefettizio.

In quegli anni, l’attuale Sindaco partecipava ai nostri lavori, da casa sua, come coordinatore del movimento poiché fu espulso dal consiglio o meglio non fu convalidato come eletto, per situazioni d’incompatibilità.
L’argomento interessò anche le aule del Tribunale di Sant’Angelo dei Lombardi, dove la Legge fece chiarezza.
Con Lei sindaco ricordo di aver vissuto tanti momenti belli e sofferenza, fino a lacrimarmi gli occhi nell’aula del Tribunale.
Ormai mi ero “infatuato” di te, prima non ti conoscevo se non per un lavoro pubblico che io dirigevo come architetto per conto di un altro ente pubblico.
Non è stato semplice, in questi anni giustificare ogni tua azione, di ogni genere, nel bene e nel male, ma alla fine ti sostenevo come un fratello maggiore, acquisito.
Oggi Sindaco la conosco meglio, molto di più e lei conosce me, con tutti i miei pregi e difetti, a differenza dell’eccellenza che ti contraddistingue tanto da essere divenuto il primo cittadino.
Mi creda, non è da tutti, perciò mi complimento sinceramente con lei.
Alla grande, nel 2009 grazie anche al lavoro svolto nel precedente quadriennio dalla minoranza e/o dall’opposizione, io come unico superstite convinto e coerente (altri la scartarono) di quel gruppo perseverai nel progetto e con la nuova squadra centrammo l’obiettivo, vincemmo le elezioni e divenimmo amministratori con Lei Sindaco di Montella.
Vinse “montellalibera”, noi, la società civile contro i partiti (Lei la collocò per ragioni sopracomunali in area di centro destra).
Grande esperienza umana, tecnica e politica sia in termini di programmi che di risultati. Ad esempio: l’ambiente, i rifiuti, la raccolta differenziata porta a porta, la transazione con Irpiniambiente, la stabilizzazione del personale, i lavori pubblici, il piano urbanistico comunale (PUC), ecc.
Tanto, tanto e di più, il meglio che si poteva fare … in quel periodo con quei mezzi e con quelle persone, senza offendere nessuno ovviamente, me ne guarderei bene.
Giunti alla fine del mandato, lo scorso anno, il movimento civico, i pseudo alleati tiravano le file, io quasi divenni ingombrante tanto che ci fu un forte supplizio nel comporre la nuova lista elettorale.
Meglio tralasciare, però va detto che non fui coinvolto né come amministratore uscente (se non per andare a cercare alleanza con l’UDC … !) né tantomeno come capogruppo di montellalibera in carica.
Vinte nuovamente le elezioni del maggio 2014, dal risultato dell’urna fino alla convalida degli eletti Lei Sindaco si dava per disperso, non rispondeva al telefono né ai messaggi, cambiava addirittura marciapiedi!

Fummo convocati tutti noi in riunione presso l’ufficio privato del sindaco, il 12 giugno dello scorso anno, a distanza di diciassette giorni dalle elezioni vinte, cioè la sera prima del consiglio per la convalida degli eletti (alla quale per un lutto famigliare non potetti partecipare) per comunicare a tutti qual era lo staff che doveva accompagnare il Sindaco in questa legislatura.
Le scelte, l’indicazione delle preferenze, lo staff esterno, ecc., è stato ispirato da lei (sono libero di pensarlo, dato i risultati).
Il capogruppo (della macchina) di montellalibera era estromesso puntualmente alle azioni, anzi in quella fase non fu interessato.
Pensate cittadini, elettori, io insieme con voi ho appreso i nomi dell’esecutivo, con le deleghe a essi assegnate soltanto in consiglio comunale!
Nella prima seduta di consiglio comunale Lei m’indicò nuovamente Capogruppo di montellalibera nonostante il mio rifiuto pubblico, lei perseverò e così mi sono ritrovato nuovamente capogruppo di un soggetto non più identificato da come nato.
Questo esecutivo ha completamente ignorato la mia funzione e son si è raccordato alle scelte da prendere, all’azione politica interna ed esterna da condurre nell’amministrare la città di Montella.
In tutto ciò, hai me, tralascio il tema dei segretari politici di montellalibera che hanno e/o avuto in questi dieci anni tanti dissensi e assenze.
Oggi, non vedo l’attuale segretario in una riunione dal lontano mese di novembre 2014, se mi sbaglio, correggetemi.
Spontanea è la domanda, la riflessione: montellalibera cos’è?
Ho sempre chiesto, in ogni riunione fiume, (non credo di farne più, dato i risultati) di spazzare via la polvere e recapitarla a discarica e non sotto il tappeto.
Meglio fare chiarezza qui in C.C., il popolo ha il diritto di sapere, questa è la casa comune e non la nostra, com’è possibile farlo per i beni propri, da privati cittadini.
Assumiamoci pubblicamente le responsabilità.
Non vi nascondo che ci restai molto male, per la “mascalzonata”, nel termine buono, scusatemi, fatemela passare, della non conferma dell’assessorato. Eppure per due anni e mezzo l’abbiamo fatto senza indennità, o meglio fu devoluta all’interesse sociale.
Per gli altri due anni e mezzo percepivo la metà della stessa, poiché dipendente pubblico e sommata ad altri miei redditi ricevevo circa 260 euro netti mensili.
Con questi pagavamo anche la polizza assicurativa di responsabilità civile non solo di noi assessori ma di tutti i consiglieri comunali.
Oggi, com’è?

Male, soprattutto e dico soprattutto per quello che non avrei più potuto fare nell’interesse della collettività: tanti progetti fissati, tante idee da sviluppare come ad es. “cittadella scolastica” il completamento dell’iter del PUC, gli strumenti attuativi e tanto altro ancora.
La mia aspirazione era di continuare con l’assessorato a lavorare per la collettività, non era finalizzata a una soluzione occupazionale, né logistica.
Certo, è vero tutti siamo utili e nessun indispensabile.
Sapranno fare bene e meglio gli altri, non si discute.
Fui il quinto degli eletti e i “proponenti” dico pure i proponenti stabilirono che valeva la classifica delle preferenze ottenute, dall’urna!
Valeva come regola retroattiva! ?
Il capogruppo si facesse pure benedire, lui non c’entrava – non ci azzeccava – non dico a partecipare alle decisioni, neanche a essere informato sui lavori. Top secret.
Eppure Lei Sindaco, in viaggio, nella sua macchina durante la campagna elettorale mi dichiarò di non preoccuparmi poiché avremmo poi tenuto conto della competenza e del risultato dell’urna.
Accidenti! Dormivo sogni tranquilli!
Ancora per la terza volta il risultato elettorale, mi portava a sfiorare le 200 preferenze, pur non essendo montellese doc né residente, né elettore di me stesso, la prima volta.
I Montellesi hanno avuto fiducia in me e credo di non averli mai delusi. Difatti mi sono stabilito definitivamente qui a Montella, dove ho deciso di far crescere i miei figli in uno alla famiglia. Con voi, con questa gente.
Lei, sempre Lei sindaco diceva, con testimoni: stai tranquillo alla fine dell’anno faremo il rimpasto, c’è da raggiungere un obiettivo logistico.… poi ancora … lo faremo a febbraio, …. poi ancora una, dieci volte, lo faremo tra maggio e giugno … : lo inganno!
No, non era e non è una questione di assessorato credetemi è una preoccupazione politica, sociale, di rispetto verso il popolo, l’elettore, la persona, verso di me uomo, padre e professionista, rispettoso delle idee degli altri e delle Istituzioni.
Che dire delle candidature e delle elezioni provinciali e regionali? Un fallimento totale.
Ero stato indicato da un amico, segretario di partito, come candidato al rinnovo del consiglio provinciale di Avellino, prima ottenni il consenso e poi … dovetti fare un passo indietro a distanza di qualche ora dalla scadenza delle liste. Si candidò Lei sindaco e il consigliere Brandi.
Una disfatta, addirittura qualcuno di noi sbaglio a votare, si confuse. Cose che succedono.
Alle regionali poi, sempre alla scadenza della presentazione delle liste Lei mi chiese la disponibilità, con testimoni, nella pasticceria “vecchia fontana”, se volevo candidarmi per un partito, di centro destra che non era Forza Italia

Non esitai, risposi immediatamente di no! Che cosa sarebbe accaduto qualora avessi accettato, contro la già candidata amica, assessore Dr.ssa Genoveffa Pizza?
Il massacro in casa! Lo sbarramento? No, non si può.
A fine dicembre 2014 accettai, a differenza del consigliere Brandi le deleghe speciali sul traffico, cimitero, edilizia privata, ricostruzione legge ex legge 219/81, protezione civile, assistenza al PUC, il tutto conferitemi da Lei sindaco, pur essendo entrambi consapevoli della difficoltà operativa per tempi e mezzi.
Anche la lettera di rigetto delle deleghe del consigliere Brandi non mi fu resa, non l’ho avuta, eppure credo che mi spettasse quale capogruppo.
Non mi ha riconfermato i lavori pubblici e l’urbanistica! Chi sa il perché? No, l’assistenza al PUC, come se fosse una materia! Comunque il mio interessamento è stato intenso e fruttifero per quanto di competenza.
Meglio non parlare delle decisioni assunte per il traffico veicolare, estivo, a me delegato: riunioni, decisioni e attuazioni diverse, distorte, senza neanche informare.
Che bella cosa ha saputo fare la giunta comunale con le sue direttive impartite alla polizia municipale! Nessuno, dico nessuno ha pensato di scusarsi con me, non perché non si potesse cambiare idea ma per l’azione prepotente di come ha agito.
E’ stata tenuta nascosta al capogruppo di montellalibera anche una diffida agli uffici, fatta qualche mese fa, da un consigliere comunale.
Gravissimo!
Faccia Lei signor sindaco, continui a tenersi tutto per se come la rappresentanza a tutti i livelli sopracomunali, a differenza degli altri sindaci che pure conosco, i quali delegano i suoi collaboratori. Scusatemi è come poter ricordare il così detto: “Tu si Papa e tu si Re”.
Non voglio annoiarvi, c’è tanto tempo in avanti, con l’aiuto e la fede verso il ns. SS. Salvatore, mi corre l’obbligo di fare chiarezza, perciò invito tutti a non strumentalizzare la mia posizione, il mio comportamento e riflettere, tralasciando le polemiche che appartengono ad altri situazioni.
Il mese di agosto sarà ancora caldo, serve un ambiente più fresco e più sereno per assumere decisioni importanti. Serve a ciò.
Agli inizi della prima settimana di settembre, il Sindaco è invitato a riferire in consiglio comunale qual è il “kers” della continuità, se sussiste tale possibilità.
Io non le chiedo di “fermare l’orologio”, l'invito ad adoperare il tempo con saggezza e raccordarci con le esigenze del popolo montellese, oggi più che mai sottoposto a enormi sacrifici di ogni genere.
Tutto ciò premesso, io ritengo oramai superfluo continuare a tenere l’incarico (di fatto insignificante) quale “capogruppo di montellalibera” nato come movimento civico, sempre più politicizzato: Forza Italia, Fratelli d’Italia, Nuovo Centro Destra.

Sono ancora appartenente alla c.d. società civile, un tecnico, tecnico-amministrativo, un professionista impegnato disinteressatamente per far bene alla collettività.
Non vi nascondo che in seguito posso fare anch’io delle scelte in termini politici e quindi perseguire la strada che il cuore mi dice.
Sindaco, Segretaria Comunale, Consiglieri Comunali, cittadini, oggi qui, dopo un decennio, con sacrificio e determinazione per i motivi sopra esposti, con il presente atto rassegno le mie dimissioni irrevocabili da capogruppo di montellalibera.
Come in altre circostanze, vogliate considerami capogruppo di me stesso.
Mi dichiaro consigliere comunale “indipendente” con l’impegno di non far mancare il mio contributo alla discussione degli argomenti posti all’ordine del giorno del consiglio comunale, valutando di volta in volta la sussistenza e l’interesse prevalente del popolo di Montella, che tanto mi ha omaggiato.
Onore a Montella e ai Montellesi.


Il Consigliere Comunale
Salvatore Palmieri

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