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Montella. Cinipide galligeno, il Comune sperimenta l'antidoto

Cinipide 03Presentato il progetto Optymus: Montella ospita 15 campi di allevamento dell'insetto Torymus - A Montella si parla di Progetto “Optymus”, ovvero l’ Ottimizzazione della produzione (massale) di Torymus sinensis per il controllo del cinipide galligeno del castagno. Incontro

Divulgativo “Lotta Biologica: primi risultati” promosso presso il Museo della Castagna Interverranno: Maurizio Grimaldi – Società Cooperativa Agricola Castagne di Montella, Ferruccio Capone Sindaco del Comune di Montella, Davide Della Porta - Oasis srl - Centro di Ricerche e Sviluppo, Gerardo Bruno Comunità Montana Terminio Cervialto, Emilio Guerrieri - Ipsp-Cnr Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante - Consiglio Nazionale delle Ricerche; e Bruno Danise Dirigente Uod Fitosanitario Regionale della Direzione Generale per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.

Obiettivo del progetto è la prototipizzazione di un modello di allevamento del Torymus sinensis, insetto utile per fronteggiare il dilagare del Cinipide Galligeno del castagno. La novità scientifica è straordinaria in quanto si darebbe l'opportunità ai 5mila produttori campani di poter realizzare nei propri castagneti delle piccole biofabbriche per la produzione di un mezzo biologico da utilizzare per difendersi dalla vespa galligena. La diffusione del controllo biologico del cinipide galligeno avrebbe indiscutibili ricadute positive su tutti gli operatori della filiera castanicola.

In particolare per i produttori si avrà: la diminuzione dell'impatto ambientale dei mezzi di controllo degli agenti dannosi; la possibilità di conversione da azienda tradizionale ad azienda biologica; la fruibilità dei castagneti per fini ricreativi e per le produzioni di sottobosco particolarmente concentrate nel periodo di sfarfallamento degli adulti del cinipide (ad esempio funghi).

I produttori (e le cooperative) coinvolte nel progetto, nel periodo successivo allo svolgimento della stessa e con l'esperienza maturata nella divulgazione dei risultati, potrebbero divenire centri di coordinamento per le attività castanicole a livello territoriale, provinciale ed anche regionale. Sarebbe anche possibile, per i piccoli produttori, diventare produttori anche di Torymus per i castanicoltori che desiderassero introdurre questo utile antagonista del cinipide.

Ad oggi il progetto conta su 26 campi di allevamento di Torymus sinensis in Campania, di cui 15 nell'Areale Castagna di Montella I.G.P.

Elisa Forte

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