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LA MEDAGLIA D'ORO GIANFRANCO PAGLIA AL LICEO DI MONTELLA

Paglia Medaglia d oroMartedì prossimo, alle ore 10, nell'auditorium della sede centrale dell'IISS "Rinaldo d'Aquino" di Montella, gli studenti delle ultime classi della scuola altirpina incontreranno il tenente colonnello dell'Esercito Gianfranco Paglia, medaglia d'oro al valor militare, che tratterà dell'importanza delle missioni umanitarie ed in particolare del ruolo delle forze armate italiane nelle

operazioni di pace.
Paglia, 44enne originario di Sesto San Giovanni, è rimasto gravemente ferito alla colonna vertebrale nella battaglia del pastificio a Mogadiscio, il 2 luglio 1993, perdendo l'uso delle gambe. Nonostante l'invalidità, ha ripreso a prestare servizio nell'Esercito, partecipando alla missione SFOR in Bosnia. Somalia, Libano, ex Jugoslavia, Kosovo, Iraq sono stati i "fronti caldi" che lo hanno visto all'opera, sotto l'egida dell'ONU o della Nato.
Nel 2008 è stato eletto deputato per il Popolo della Libertà, entrando a far parte della Commissione Difesa, nel 2010, poi, ha aderito a Futuro e Libertà e nelle ultime elezioni non è stato rieletto. Già consulente del ministro della Difesa Mauro, nel governo Monti, svolge da anni un'intensa attività di conferenziere in tutt'Italia. Molteplici sono stati i suoi incontri con le scolaresche, resi possibili da un protocollo d'intesa che, come si legge sul suo seguitissimo blog "L'Italia onesta", è stato siglato tra il Miur ed il Ministero della Difesa, allo scopo di fare chiarezza su quella che è la figura del soldato italiano e in che cosa si differenzia dagli altri contingenti impegnati in interventi militari finalizzati al ripristino della pace in diverse parti del mondo.
Un tema assai delicato, quindi, quello delle missioni di pace e di quanto il nostro esercito sia preparato per affrontare le più svariate minacce, ancor di più attuale se si pensa a quelle venute di recente dal terrorismo fondamentalista islamico. Problematiche che troveranno nel pluridecorato tenente colonnello dell'Esercito delle risposte rilevanti, di sicuro tese a ribadire il ruolo di portatori di pace dei militari italiani.

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