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Montella Calcio a5/D

Calcio a5/D - Il Montella continua a soffrire il mal di casa

l Montella dimostra ancora di patire il mal di casa dando cosi l'opportunità  al Real Star Benevento di timbrare la prima vittoria in campionato per 5-3. E' successo nella quarta giornata di C2/A Calcio a 5. Non ha per nulla giocato male la formazione irpina, ma qualcosa non ha funzionato nelle parecchie occasioni create ed i sanniti ne approfittano. Crolla il Città  di Ariano sul tappeto del Green Line Sport ad opera di un Friends Cicciano. I ragazzi di Napolitano hanno piegato per 8-2 gli irpini grazie ai varchi lasciati da questi in difesa.

Da Irpinia News

 

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COMUNE DI MONTELLA

IL  SINDACO  RENDE  NOTO

 E’ convocato un incontro per giovedì 5 novembre c.a.  - ore 18,30  -  presso   l’auditorium   del   Centro  Sociale,   sito  alla   Via   I. Panico,  durante  il   quale    saranno     illustrate    le     iniziative     connesse     ai  P.I.F.

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La saponificatrice di Correggio (Edifumetto, 1973)

sangunari_saponificatrice_fumettoNel 1973 il fumetto n°8 della collana "I Sanguinari" (edizione Edifumetto) nel suo secondo anno di pubblicazione, porta il titolo "La saponificatrice di Correggio" ed ispirato alla storia di Leonarda Cianciulli.

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Palatucci rivive nel libro di Picariello. A Vietri la presentazione

Il prefetto di Salerno Claudio Meoli, il questore Vincenzo Roca e l'arcivescovo di Amalfi-Cava de'Tirreni Orazio Soricelli interverranno venerdì, alle 18.30, alla villa comunale di Vietri sul mare, alla presentazione del libro "Capuozzo, accontenta questo ragazzo", di Angelo Picariello, biografia di Giovanni Palatucci edita da San Paolo. L'incontro è organizzato dal Comune di Vietri, in collaborazione con l'associazione Polizia di Stato di Salerno e l'associazione Palatucci di Campagna. Il titolo si riferisce al momento culminante del sacrificio del commissario di Montella, quando, alla stazione di Trieste, già nel vagone piombato in partenza per il campo di concentramento di Dachau, deportato insieme ad ebrei e dissidenti politici che a migliaia aveva tratto in salvo, si rivolge al brigadiere Pietro Capuozzo, (padre del giornalista Toni, autore della prefazione) per raccomandare di avvertire i genitori di un ragazzo che veniva deportato con loro.
Relatore sarà Stefano Sorvino, segretario dell'autorità di Bacino Destra Sele. Interverranno il sindaco di Vietri Alfonso Giannella, Lucia Criscuolo dell'associazione "Verso Cava" e due testimoni, Mino Remolino (figlio del "postino" che smistava le lettere fra il commissario e lo zio, Giuseppe Maria, vescovo di Campagna) e Miriana Tramontina, profuga fiumana, la cui famiglia collaborava nell'opera di salvataggio degli ebrei. Moderatore sarà il segretario dell’associazione napoletana della stampa Gianni Colucci. L'incontro si proietta già nell'opera di programmazione del centenario della nascita di Palatucci, per il quale è in corso il processo di canonizzazione, che ricorre il mese di maggio del prossimo anno.

(martedì 23 settembre 2008 alle 18.13)

Fonte: www.irpinianews.it/Attualita/news/?news=35834

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Palatucci, la firma della salvezza

Questore a Fiume durante la Seconda guerra mondiale, aiutò migliaia di perseguitati, specie ebrei, finendo a Dachau
L'annullo impiegato sabato scorso a Pesaro

Sostanzialmente dimenticato per tanti anni, dal punto di vista postale finora Giovanni Palatucci ha raccolto almeno due annulli, uno usato a Campagna (Salerno) il 10 febbraio 2005 ed il secondo a Pesaro sabato scorso per la festa della Polizia. E poi c'è il francobollo: uscirà il 29 maggio, per il centenario dalla nascita. Propone la figura e la firma del questore, quell'autografo che permise a tanti sventurati di salvarsi.

Giovanni Palatucci -ricordano dal Comitato omonimo, che ha sede proprio a Campagna- partecipò al 14° corso di Polizia e fu inviato a Genova come vicecommissario di Ps. Dal novembre 1937, quando fu assegnato all'ufficio stranieri della Questura di Fiume, si prodigò nell'aiutare migliaia di perseguitati, specie ebrei, assicurando permessi speciali, azioni di depistaggio, la fuga all'estero e l'instradamento nei centri italiani meno esposti alle leggi razziali. Come al campo per internati civili di guerra ubicato a Campagna, dove era vescovo suo zio, monsignor Giuseppe Maria Palatucci. In tal modo, il martire testimoniò gli ideali in cui fermamente credeva; vi restò fedele fino ad essere deportato nel campo di sterminio di Dachau (dove divenne il numero di matricola 117.826) e, a soli 36 anni, compì il suo olocausto. Nel 1995 il presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro gli ha conferito la medaglia d'oro al merito civile, mentre la Chiesa cattolica lo considera venerabile. Da parte sua, Israele lo ha proclamato “giusto fra le nazioni”.

Dal costo di 60 centesimi, la carta valore verrà suggellata dall'obliterazione fdc al paese natale, Montella (Avellino). Un altro manuale sarà contemporaneamente impiegato a Campagna.

Accanto alle iniziative ufficiali, il giorno del debutto quest'ultima località ospiterà una piccola mostra filatelica, che insieme al Comitato coinvolge Ente provinciale per il turismo, Questura di Salerno e Comune. Sarà aperta dalle ore 17 alle 21 in piazza Guerriero e proporrà una collezione “open” di Ferruccio Lust.

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Giovanni Palatucci: Giornata del ricordo

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 IV edizione del Premio Palatucci
Sono stati assegnati tre premi alla memoria, agli autori di tesi di laurea su argomenti relativi alla Shoah, il razzismo, la società multietnica e il dialogo interreligioso. E' stato inoltre consegnato un riconoscimento alla memoria del maresciallo Francesco Antonio Maione, diretto collaboratore del questore Palatucci. Il premio è stato assegnato ex aequo ad alcune classi della scuola elementare "Giovanni Palatucci" del 141° circolo didattico di Roma, che si è distinta nell’elaborazione di lavori originali ispirati agli insegnamenti di fratellanza e solidarietà tra i popoli che hanno improntato la vita e l’opera di questo grande personaggio.
 
I valori di Giovanni Palatucci
La figura di Giovanni Palatucci, morto a 36 anni (il 10 febbraio 1945) nel campo di sterminio di Dachau pochi giorni prima della liberazione, rappresenta ancora oggi un modello esemplare di sacrificio e altruismo nei confronti del prossimo. L'uomo incarna i valori più alti di quello spirito di solidarietà e partecipazione che sono l’essenza del mestiere di poliziotto.
 
Alcune iniziative
Sempre nell’ambito delle celebrazioni in memoria dell’ultimo questore di Fiume italiana, sabato 10 febbraio il Comune e il Consiglio comunale dei ragazzi di San Vito dei Normanni hanno partecipato alla commemorazione organizzata dalla questura di Brindisi per ricordare il funzionario di Polizia a cui lo Stato italiano ha conferito nel 1995 la Medaglia d’oro al merito civile per aver impedito l’arresto e la deportazione di migliaia di ebrei e cittadini perseguitati. Nell'occasione la questura di Brindisi è stata intitolata a Giovanni Palatucci. Tra le iniziative che si sono svolte in ricordo dell’operato di Palatucci, al quale nel 1990 lo Stato d’Israele ha conferito l’onoreficenza di “Giusto tra le nazioni”, si segnala l’iniziativa della questura di Perugia che, in occasione della giornata della memoria, ha distribuito agli studenti dell’ultimo anno di alcune scuole superiori quasi mille volumi sulla vita di Giovanni Palatucci, nei confronti del quale è attualmente in corso il processo di beatificazione.

10 Febbraio 2009: Giornata del ricordo
Alla presenza di numerose autorità, tra cui: il Provveditore agli Studi di Avellino, il Questore de Iesu, l'Arcivescovo Mons. Alfano, i Sindaci di Montella e di Cassano irpino, è stata scoperta la targa di intitolazione del Circolo Didattico di Montella a Giovanni Palatucci. Presenti anche tutti i bambini delle materne, elementari e medie. Numerosi anche i telegrammi di personalità che non hanno potuto partecipare, tra questi il Presidente della Repubblica, il Capo della Polizia Manganelli e il Presidente del Comitato Palatucci di Campagna.
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Foto di Generoso Clemente
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10° anniversario della morte di Padre Silvio Stolfi

Nel Santuario di San Francesco a Folloni è stato ricordato il 10° anniversario della morte di Padre Silvio Stolfi con una S. Messa celebrata da Padre Agnello Stoia.Al termine della cerimonia religiosa l'amico, oggi primo cittadino, Ferruccio Capone è intrvenuto per sottolineare la figura di religioso e persona dotata di particolari capacità di relazionarsi con chiunque, con bonaria amicizia e fraterna attenzione ai bisogni di ciascuno.Come si ricorderà Padre Silvio è stato presente a Montella per ben 50 anni presso il convento di San Francesco e sacerdote nelle campagne di Canale di Montemarano e dintorni, riscuotendo l'affetto, la simpatia e la riconoscenza di quanti lo conobbero. Davvero un personaggio unico, un montellese di adozione, orgoglioso di aver trascorso tanti anni  in ambiente umano e sociale e che tanto apprezzava.Dal 1973 organizzò la festa di San Francesco, curando in modo particolare i fuochi d'artificio che erano la sua passione.Infine si deve ricordare la sua straordinaria capacità di "predicatore", le sue omelie, colte ed appassionate, coinvolgevano straordinariamente l'uditorio soprattutto da un punto di vista emotivo.

(Renato Sica - Montella)

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Tutti a Lioni per trascorrere “Un giorno da fiaba”

Lioni, lì 19/8/2009

Comunicato stampa

Tutti a Lioni per trascorrere “Un giorno da fiaba”

Una manifestazione dedicata interamente ai bambini, con letture animate, costumi di carta, trucchi, colori, e alla fine della giornata “Il gatto con gli stivali”

 Un appuntamento da non perdere per tutti i bambini: giovedì 20 agosto 2009 a Lioni, il Teatro dell'Osso, nell'ambito delle manifestazioni organizzata dall'Ammnistrazione Comunale, presenta “Un giorno da fiaba”, una giornata in compagnia di storie e personaggi fantastici.

Si comincia alle 17.30 in Piazza della Vittoria con le storie di “Tino Raccontino”, uno strambo contastorie moderno, un viaggiatore della fantasia che racconterà ai bambini due storie: “Alì Babà e i quaranta ladroni”, la famosissima novella de “Le mille una notte”, e “L'usignolo”, dolce e poetica fiaba di Andersen. Musiche suggestive, oggetti, rumori ad effetto, trasporteranno i bambini nella magia dei racconti narrati da Melissa Di Genova.

Tra una storia e l'altra i bambini potranno diventare essi stessi personaggi delle fiabe indossando i costumi di carta inventati e costruiti sul posto da Mariagrazia Davide e Carla Di Lascio; oppure potranno trasformare il loro viso con il trucco, diventando un leone o una strega; o ancora potranno scegliere di disegnare e colorare la propria fiaba dipingendo a tempera uno striscione di carta lungo dieci metri.

“Un giorno di fiaba” proseguirà dopo cena nel Teatro all'aperto quando, alle ore 22.00, andrà in scena “Il gatto con gli stivali”, scritto e diretto da Mirko Di Martino, uno spettacolo per tutta la famiglia pieno di ritmo, velocità, divertimento e un pizzico di follia.

Ad interpretare tutti e sei i diversi personaggi tre soli attori che recitano, cantano, ballano e, per effetto di magia riflessa, si trasformano: Melissa Di Genova interpreta il Gatto, Francesco Prudente è il Mugnaio, l'Orco e il Re, Emilio Polcaro interpreta il giovane Carabà e il valletto del re.

La storia è quella raccontata da Charles Perrault: un mugnaio lascia in eredità al suo figlio minore nient'altro che un gatto, ma si tratta di un gatto speciale che con il solo aiuto di un paio di stivali e della sua astuzia farà in modo che il suo giovane padrone diventi nobile e ricco. Mirko Di Martino ha però riscritto la fiaba inserendo nuovi personaggi e situazioni, nel rispetto della storia originale ma con un occhio ai bambini di oggi che, nelle numerose repliche precedenti, sono sempre stati travolti dalla frizzante energia della rappresentazione.

Lo spettacolo affascina i giovani spettatori che fin dall'inizio sono chiamati a intervenire nella storia per incoraggiare il giovane Carabà, o per sostenere le astuzie del Gatto, o per ingannare il terribile Orco. Le scenografie mobili prendono vita sotto gli occhi degli spettatori, illuminate da luci coloratissime e suggestive, rallegrate da canzoni ironiche e irresistibili.

Ma “Il gatto con gli stivali” è anche altro: è il racconto di come l’intraprendenza e l’intelligenza siano le carte vincenti quando si gioca con la Fortuna e con gli Orchi, è l’originale ricetta in cui il sapersi arrangiare è l’ingrediente fondamentale della pozione “e vissero per sempre felici e contenti”, è il momento in cui la magia di un mondo, quello dei bambini, incontra il mondo della Magia.

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