“Pensieri ‘nfocati”

Lucifero-Marano GScusate se Caligola “lanciafiamme”, probabilmente, m’ha ‘nfocato troppo la testa (tra parentesi, Messalina era più appropriato come nome! Come vampate di calore si addice più a lei! Eppoi tutta ‘sta declinazione al maschile, è insopportabile, mi meraviglio delle femministe che si sono state quiete!…ma lasciamo stare se no, al solito, mi perdo, come quelli di qualche giorno fa al Terminio…)…Tuttavia qualche flash incandescente Caligola- adesso Lucifero- me l’hanno ispirato, di giorno e di notte, segno questo, almeno per me, che quando la capo si ‘nfòca, mi sveglia

dal torpore e mi fa vedere cose che, in tempo e temperatura normali non vedo, cioè quando la capo è fréscca. Pare un controsenso, ma mi succede il contrario di quello che capita alle persone normali. Chiamatemi pure anormale….Veniamo a corto. Ieri, mercato pur esso infuocato. Supero il cerchio magico dell’incrocio P.zza Palatucci, e imbocco la via che interseca una serie di altre ad angolo retto come i decumani romani. A chi la precedenza? Cerco di scrutare per terra, si vede ben poco, cancellato com’è dalle frenetiche gomme, intanto dietro ti allerta l’impaziente claxon di chi magari per sfogarsi di qualche contrarietà, aspetta …lo scontro, anche se non all’ultimo sangue. Ti butti! che Dio me la mandi buona! Perché quello dietro insiste con l’assordante sinfonia. E’ vero che devi la precedenza a destra, ma può darsi che la regola sia ribaltata dal fatto che la strada dove ti trovi, è principale rispetto all’altra! Comunque, andata bene questa volta! Al ritorno, la stessa cosa, anzi peggio! Stesso incrocio. Alla mia sinistra c’è una macchina dove m’ero imbranato io prima, ed adesso c’è capitato un altro, anzi, un’altra, bloccata dallo stesso dilemma: -Mi meno, non mi meno, mi meno, non mi meno?-. Mi scappa la risa anticipando l’esito di quel reciproco tentennamento; mi dico: vuoi vedere che va a finire che nel dubbio azzardiamo tutti e due nello stesso momento e combiniamo “lo ‘mpìccio”? La conducente visibilmente irritata dalla mia inopportuna risata (“ Ma quìsso che bòle?”) dà cenni di sfastidio, allora ho un gesto risolutore di cavalleria e sblocco la situazione:- Vài, vài-. Ed ella va. Ma mi chiedo Signor Sindaco, che nell’ultimo comizio hai detto di aver fatto tante cose, perché non provvedi a farne pure una terra terra che non pare così costosa: disegnare per terra lo STOP dove ci vuole, per evitare pericolosi: “ce la fàzzo, non ce la fàzzo, ce la fàzzo, non ce la fàzzo” infiniti, che per perdita di pazienza, potrebbero trovare uno sblocco decisionale simultaneo che potrebbe essere disastroso! E questa è una cosarella che mi ha ispirato il fiato infernale di Lucifero. Poi n’è arrivata pure un’altra: I corridori notturni: i mancati, per poco, Nuvolari! Stavo vicino alla statua di Padre Pio a chiacchierare con qualcuno, quando un rombo d’aereo ci richiama tutti verso la strada: un bolide nero- nonostante la tintura notturna, nero era!- sfreccia davanti a noi sgomenti…dice l’amico: quel dannato poteva andare a duciènto…! Pensai fra me, se c’avessi ‘nforrata ‘na bòtta co’ lo ribbòtto, l’avrei fatto certamente non per colpirlo! Sicuro che il colpo non lo avrebbe mai raggiunto: la macchina andava più veloce! Testimoni a disposizione! Signor Sindaco…Però, però, però, …dopo un po’ vedo con sollievo l’ “Ufficio Mobile” della Polizia Municipale che percorre quello ch’è diventato il nostrano Daytona Beach: la modesta Variante dove impazzano le corse notturne…Poi a proposito di quelli che si perdono nel Terminio (l’ultima conclusasi felicemente qualche giorno fa, ma ce ne stanno di tragicomiche!) son sicuro che passerebbe alla storia quel Sindaco che ci regalasse (e non solo a noi!) la possibilità di chiamare col telefonino da Verteglia e da tutta la costa del Terminio, Otoràla compresa. Perché è un disastro se hai necessità di chiamare qualcuno, specie se in caso d’emergenza! Insomma se da quelle parti ti perdi (più facile i forestieri, come successo più volte, e non c’è stato un riconoscimento, né riconoscenza per i …salvatori) o, pardon, “ti sckàffa morbo” (stiamo sulla terra!), ti può salvare solo Cristo! Saluti e buon Lucifero (quanto lo rimpiangeremo nell’…inferno bianco!), Giuseppe Marano