Latte Sequestrato Carabinieri MontellaSpett.le Redazione, in seguito alla notizia del sequestro di 28.000 litri di latte di dubbia provenienza e sicuramente anche di dubbia qualità, vorrei ricordare, che in un mio articolo pubblicato sul sito il 28 Novembre 2014, ponevo una domanda sull'impiego di latte proveniente dal nord o addirittura

dall'estero nelle varie lavorazioni nei caseifici locali.
La notizia venuta direttamente o indirettamente dall'Arma dei Carabinieri e dall'ASL, e regolarmente pubblicata da più siti, ha avuto una precisazione da parte di un caseificio in cui si dichiarava di non avere alcuna responsabilità in merito e di non essere stato oggetto di alcun provvedimento.
Le due contrastanti notizie hanno creato una certa confusione, per cui i cittadini non sono riusciti a capire come effettivamente sono andate le cose.
Si tratta di una questione molto, molto delicata, il caso non del tutto chiarito, danneggia e discredita indiscriminatamente tutti gli operatori di un settore di gran pregio in tutta la zona del comprensorio di Montella.
Inoltre crea non poche preoccupazioni fra i consumatori che fanno uso costante di latticini nella loro alimentazione giornaliera, per questo sarebbe bene sapere, prima possibile:

1°) Da dove proveniva la partita di latte incriminata.

2°) A chi era diretta quella quantità importante di latte, e perché il trasportatore lo aveva portato in zona.

3°) Quali risultati hanno dato le analisi chimiche a cui il latte penso sia stato sottoposto.

4°) I CONSUMATORI E I PRODUTTORI ONESTI HANNO IL SACROSANTO DIRITTO DI ESSERE CORRETTAMENTE INFORMATI.

Ad oggi da nessuna parte sono venute altre notizie in merito, lasciando non pochi sospetti su tutta la vicenda, che, chi di dovere dovrebbe nei limiti del possibile chiarire con qualsiasi mezzo ritenga opportuno.

Ancora un cordiale saluto, Graziano Casalini