Lo hanno già battezzato il triangolo della morte: Bagnoli Irpino, Volturara e Chiusano San Domenico. Nelle ultime ore è ulteriormente salito il numero di ovini affetti dal virus della lingua blu. La situazione si fa sempre più preoccupante nella Valle del Dragone, dove nonostante le rassicurazioni giunte anche in ambito sanitario, veterinario, sta calando sensibilmente la produzione e l'acquisto

dei prodotti caseari pur non essendoci pericoli per la salute umana.

Ad oggi non è dato sapere il numero delle pecore potenzialmente infette, con una mortalità accertata che sta interessando molti allevamenti dell'alta Irpinia. Per quelli a rischio c'è il divieto di ogni spostamento degli animali. Sono oltre 217mila i capi ovini in Campania, 37mila in provincia di Avellino.Oltre 300 animali morti in Irpinia, tra Bagnoli e Laceno.

Un danno economico considerevole per gli allevatori. Gli ovini colpiti dal virus devono essere inceneriti, i costi sono notevoli e molti pastori, evitano di denunciare.

Le cause non sono ancora chiare ma molti allevatori attribuiscono le colpe ai pesticidi e al lancio di mosche a difesa dei castagneti. "Fa paura più la burocrazia, che la malattia. Qualcuno dovrà pagare per i danni agli allevatori", ha denuncia to qualche giorno fa a Bagnoli Irpino, il direttore di Coldiretti Campania e Avellino, Salvatore Loffreda.

Siamo stati sul posto per capire insieme agli allevatori che cosa sta accadendo. Questa sera ampio servizio nel corso del Tg di Otto Channel Canale digitale 696.

da ottopagine