Randagismo 01Il randagismo, una vera e propria piaga in moltissimi paesi del Sud Italia, situati in zone interne e rurali distanti dalle grandi città, facilmente e velocemente raggiungibili perché in prossimità di strade di grande comunicazione. Siti ideali per l'abbandono di povere bestiole indifese, non più desiderate da persone malvagie, crude e senza cuore. Sì da il caso che Montella si trovi proprio in una posizione ideale e favorevole alle condizioni di abbandono di incolpevoli cani, piccoli, grandi, malati, senza tatuaggio e/o altri segni per cui sia possibile risalire al proprietaro. Di qui il fenomeno del randagismo, che si vede giornalmente passeggiando o guidando qualsiasi mezzo per le vie del paese. Questi cani vaganti sono un pericolo per la circolazione, camminano liberamente, per le strade del paese, spostandosi da un

marciapiede all'altro in cerca di un padrone e di qualche buon cristiano che gli dia qualcosa da mangiare, e i montellesi in questo non mancano di dimostrare la loro generosità. Oltre a nutrirli e a tollelarli in paese, nelle masserie nelle case sparse nei dintorni, in campagna, ci sono famiglie che sono arrivate ad adottarne anche tre o quattro. Fin qui diciamo che " va tutto bene " la generosità, l'accoglienza, l'adozione, ma tutto ha un limite. Il numero dei cani abbandonati sta aumentando e senza qualche seria iniziativa Montella non potrà sopportare più questa situazione. Ho notato di persona l'insediamento in ricoveri recintati tipo canili abusivi, all'aperto con cucce fatiscenti, dove i cani vivono senz'altro in pessime condizioni igienico sanitarie e nutrizionali. Questo per così dire "canile" non aveva oltre al recinto Randagismo 02nessuna altra struttura. Chi costudiva quelle povere bestie? forse il Comune o forse qualche società o dei privati amanti degli animali? ho chiesto in giro ma non sono riuscito a saper niente. Un'idea potrebbe essere quella dell'apertura sul territorio comunale di una struttura moderna, che io non chiamerei canile, ma "Casa di Accoglienza e Soggiorno per Cani Randagi e Abbandonati" . La struttura, visto il fenomeno cumune anche ad altri centri Irpini, dovrebbe operare a livello provinciale ed oltre con un impegno economico dei diversi comuni, della provincia stessa, e anche della regione Campania. Ho saputo che attualmente il comune di Montella, cattura e trasporta alcuni cani in un canile molto lontano, con spese a carico di tutta la comunità, e questo non mi sembra giusto, perché gli animali provengono sempre da fuori Montella, questo dovrebbe servire a sensibilizzare tutte le altre istituzioni interessate. Ci sono molte famiglie proprietarie di cani, che per le più diverse ragioni o problemi sopravvenuti non posssono tenerli nel loro nucleo, a queste famiglie la struttura garantirebbe il ricovero, pagando naturalmete una quota di mantenimento rapportata all'età degli animali e alla loro grandezza. Assicurando ai cani il proseguimento di una vita diversa dal randagismo sotto controllo sanitario, evitando anche la pericolosità che i cani si imbranchino diventando selvatici e aggressivi nei nostri confronti. Altri introiti di questa struttura potrebbero anche derivare dalla costituzione di una onlus ad oc per donazioni da eventuali beenefattori e da contributi e donazioni derivanti dalle adozioni di chi invece vuole ed ha bisogno di un cane, sempre per altre mille ragioni opposte a quelle dell'abbandono. Quali vantaggi potrebbero averne Montella e gli altri comuni del circondario? paesi più decorosi e puliti, minori rischi per la circolazione, controllo costante delle nascite di cucciolate indesideratre, controllo su eventuali epidemie e rischi sanitari, ed infine qualcosa di veramente importante, la creazione di nuovi posti di lavoro.
PS Nell'ultima nostra visita a Montella, io e mia moglie, ci siamo imbattuti in una cuccioletta abbandonata, non potevamo lasciarla, l'abbiamo adottata, ora fa parte della nostra famiglia, ma quanti di questi animali soffrono, quando con poco si potrebbe fare qualcosa per loro? Un grande saluto ai visitatori del sito montella.eu e ai solerti Redattori ,

Graziano Casalini