La Storia di una signoraLA STORIA DI UN’ ANZIANA SIGNORA DI MONTELLA DAL CARATTERE DI FERRO!
Il ricordo, che desidero condividere con Voi, risale ai miei primi anni di banca e, esattamente, alla fine degli anni ’60. Fra i numerosi clienti, c’era un’anziana contadina ottantenne, che non aveva potuto frequentare le Elementari per necessità della sua famiglia. Ai suoi tempi non tutti avevano le possibilità di andare a scuola, dovendosi impegnare in lavori materiali. Non sapeva, quindi, né leggere e né scrivere, però, sapeva maneggiare il denaro ed era proprio lei a badare all’economia della famiglia. Di tanto in tanto, si presentava in banca per depositare su di un conto i risparmi, che era riuscita a racimolare. Per il mio carattere molto aperto e gioviale, si era creata una certa amicizia e con simpatia e disponibilità l’ascoltavo con piacere, in quanto aveva sempre qualcosa da dire. Ricordo un episodio in particolare! Molti dei nostri compaesani, per motivi di lavoro, erano stati costretti ad emigrare verso gli Stati Uniti, il Canada, l’Inghilterra e in altre nazioni! Con l’approssimarsi delle festività natalizie, facevano giungere ai parenti, rimasti in Montella, un piccolo regalo in denaro, tramite assegni in valuta estera. In quel periodo, quindi, c’era un via vai in banca per tramutare quella moneta straniera in lire italiane. Fra i tanti venne anche quella Signora con un assegno di 100 $, che le aveva rimesso il suo caro fratello. Ora per chi non sapesse apporre la propria firma, in banca, non era ammesso il segno di “+”(croce) con le firme di due testimoni, che avrebbero attestato l’identità della persona. Che fare, quindi? Normalmente ci sarebbe voluta una Procura Notarile, ma per un importo così esiguo era necessario aggirare l’ostacolo! Pensai di scrivere a stampatello su di un foglio il nome e il cognome e la pregai di copiare, piano piano, quei segni sullo stesso foglio per , poi, ripeterlo sull’assegno estero. Lì per lì, ebbe qualche attimo di esitazione, ma capì subito che era necessario per risolvere il problema. La feci accomodare alla scrivania e continuai a sbrigare gli altri clienti, dando sempre una sbirciata per vedere come procedeva la cosa. Chiaramente, sia per l’età sia perché non aveva mai preso fra le mani una penna, ebbe non poche difficoltà, ma, caparbiamente, vi riuscì. Credetemi, ne fui felice prima io e poi lei stessa! A questo punto, sembrerebbe che il racconto sia finito, ma non è così! Quanto ho scritto non è che la premessa di quanto vado a raccontarvi. Da quell’episodio, per diverso tempo non vidi più la Signora! Pensai che avesse avuto qualche problema di salute, ma Vi anticipo subito che la Signora godeva ottima salute, nonostante i suoi 85 anni! Un giorno ritornò per depositare altri risparmi. Entrando, non mi salutò, come era il suo solito, ma pronunziò queste testuali parole:” Don Ma’, vi debbo baciare mani e piedi!” “Non capisco!”-aggiunsi. Lei continuò: ”Vi ricordate che a Natale per cambiare l’assegno americano ho dovuto mettere la firma ? Ebbene, quel foglio su cui avevate scritto il mio nome e cognome in stampatello, io l’ho conservato e a casa ho provato a copiare qualche altra volta. Dovete sapere che io tengo un figlio in Germania e quest’anno gli è nato un bambino e ha voluto che al Battesimo ci fossi anch’io! Mi son dovuta fare il Passaporto e ho dovuto mettere un sacco di firme. Sapete come ho fatto? Piano piano con il vostro foglietto!” Non potete immaginare, amici carissimi, la gioia che ho provato in quel momento!