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10 anni fa moriva Aurelio Fierro, lo scapricciatiello della canzone napoletana

Aurelio Fierro foto 01Marzo 2015, decorre il decennale dalla sua morte e Gennaro Capodanno ha voluto omaggiarlo ricordando il suo attaccamento al territorio (“Anche se era nato a Montella, abbiamo ritenuto da sempre Aurelio Fierro un vomerese doc, visto che da decenni abitava con la famiglia nel quartiere collinare della città, in un bell’appartamento posto nella centralissima via Cilea”) e l’importanza

che ha rivestito per la città di Napoli: “Purtroppo l’11 marzo del 2005, dieci anni fa, dopo una lunga malattia, a 81 anni, moriva uno dei personaggi che, insieme a pochi altri, tra i quali va certamente ricordato Roberto Murolo, scomparso due anni prima il 13 marzo 2003, anch’egli vomerese, aveva contribuito a diffondere la canzone napoletana in Italia e all’estero, soprattutto in Giappone ma anche in Europa, in Australia ed in America”. Certamente, se si pensa alla canzone napoletana, si pensa, da un lato, alla voce nostalgica di Murolo e, dall’altro, a quella pimpante ed energica di Aurelio Fierro, emblematicamente da un capo all’altro della nostra tradizione musicale.

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Capodanno menziona il forte attaccamento di Fierro per la città napoletana, di cui era innamoratissimo, e l’impegno politico del 1970 quando fu eletto nel consiglio comunale di Napoli e, grazie a una sua interpellanza, il Teatro Mercadante passò dal demanio dello Stato al Comune di Napoli. Fierro fece anche approvare un progetto grazie al quale la Casina dei Fiori in Villa comunale diventò sede del Museo della Canzone napoletana, costruzione iniziata ma bloccata e demolita con l’arrivo del G7 a Napoli.

Tra i tanti prestigi artistici, Aurelio Fierro fu anche autore di una grammatica della lingua napoletana e del libro “Fiabe e leggende napoletane” come ha ricordato sempre Capodanno accennando anche al progetto di dare alla stampe l’enciclopedia storica della canzone, in quattro volumi, che lo vide impegnato sin dagli inizi degli anni novanta ma che purtroppo non vide mai la luce.

Alcuni persone resteranno per sempre nel cuore di Napoli per la capacità di incarnarne lo spirito e di evidenziarne i valori; Aurelio Fierro è certamente una di queste.

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