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Malerba incontra il vice Ministro dell'agricoltura

Malerba Oliviero 18 01 2016 smollPresso il circolo della stampa di Avellino Salvatore Malerba ha incontrato il vice ministro dell'agricolura Andrea Oliviero . Sono state affrontate le problematiche della castanicoltura e della nuova programmazione PSR . Malerba è intervenuto in rappresentanza della CIA provinciale. Malerba ha parlato dei giovani che devono essere impiegate le loro intelligenze per la costruzione di nuovi settori agricoli in rapporto con i territori. Non si può immaginare di sostenere le imprese, senza prima rendersi conto della realtà in cui si opera. Sono intervenuti Mimmo Sarno direttore dell'ACLI, Paolo Foti Sindaco di Avellino e Maurizio Petrarca.

 “Agricoltura, Territorio, Comunità”: questi i temi sviluppati nel tavolo di confronto organizzato questa mattina al Circolo della Stampa dall’Associazione Acli.
Malerba Oliviero 18 01 2016Un importante momento di discussione, come sottolineato dal Presidente Provinciale Sarno: «Abbiamo bisogno di essere competitivi e di drenare le risorse, in un lavoro di concertazione che vede protagonisti l’ambiente, l’agricoltura e i percorsi enogastronomici, di questo c’è bisogno per superare la crisi del terziario e del settore industriale. Creiamo insieme condizioni migliori per l’economia di questa provincia».

D’accordo anche il Sindaco Paolo Foti, che nel porgere i suoi saluti, ha ricordato come sia irrinunciabile il rilancio del sistema agricolo: «Servono proposte sulle risorse, per mettere insieme i capisaldi e parlare di un rilancio, questo ragionamento guarda anche all’Area Vasta, che punta anche alla valorizzazione delle aree a vocazione agricola, per cui abbiamo siglato un protocollo anche con la nostra università enologica. Si richiede un ragionamento diffuso in cui includere anche la ferrovia che copre la tratta Avellino-Rocchetta, bisogna spingere le risorse di cui disponiamo e cogliere opportunità che si rivelano per noi fondamentali».

Anche Maurizio Petracca, Presidente della Commissione Agricoltura della Regione Campania, crede nelle potenzialità del Programma di Sviluppo Rurale per partire con le nuove misure di ampliamento: «E’ stata approvata una legge che favorisce i giovani imprenditori agricoli e allarga il campo delle aziende, a cui si affiancherà il Progetto Pilota Alta Irpinia che ci introduce nel discorso delle specificità di questa provincia, su cui i Gal svolgono da tempo un ottimo lavoro sullo sviluppo. Intendiamo intervenire anche sulla riduzione delle Comunità Montane e contemporaneamente ridare un ruolo e una funzione ai forestali, impegnandoci per pagare gli arretrati e restituire dignità al loro lavoro».

Offrire prospettive vere, come suggerito da Michele Masuccio del CIA: «Ripensare, riprogrammare e riprogettare l’agricoltura con tutti i suoi valori culturali, sociali ed economici, per questo politica ed economia devono stare più vicine al territorio e alle sue aree interne».

Una crescita necessaria per continuare a parlare davvero di agricoltura, dice Vanno Chieffo del Gal Irpinia: «Vent’anni fa si parlava di agricoltura semplicemente come piccolo reddito aggiuntivo, oggi siamo passati dalle masserie alle aziende, da un’agricoltura di consociazione alle grandi estensioni. Abbiamo ridisegnato un territorio tenendo insieme ruralità e multifunzionalità sulle aree interne, catalizzando l’indotto e i riconoscimenti per le nostre eccellenze».

CIRCOLO STAMPA 18 01 2016Un lavoro capillare che non si interrompe, ma anzi sarà implementato in tutti i settori, dallo sviluppo locale, fino alla sostenibilità ambientale, passando per un’economia territoriale, è quello che nella sostanza emerge dagli interventi di tutti i Gal presenti: Cilsi nella figura di Mario Salzarulo e Partenio con Luca Beatrice.

Un confronto di grande interesse e attualità, ricorda il Sindaco di Sant’angelo Rosa Anna Repole: «L’alta Irpinia gioca una partita importante proprio sul settore agricolo e sulle eccellenze. Per andare avanti adesso serve un forte impegno nel creare rete, insieme al Progetto Pilota, questa è un’opportunità a cui guardare con grande responsabilità, come sperimentazione tutta volta ad innovare, ad investire sui giovani per arginare il fenomeno dello spopolamento. Bisogna garantire concretezza al futuro, partendo proprio dall’agricoltura».

Fa eco la Presidente del Consiglio Regionale, Rosetta D’Amelio, che insiste sullo sviluppo della provincia a partire proprio dal Programma Sviluppo Rurale: «Le comunità devono essere centrali per il territorio, solo così l’agricoltura riuscirà ad avere ampio respiro, la nostra è una sfida contro la desertificazione, agricoltura è anche inclusione sociale, coinvolgimento di più generazioni. Regione e Governo insieme possono fare molto, questa sinergia può garantire la crescita di cui c’è bisogno».

Al Vice Ministro dell’Agricoltura, Senatore Andrea Olivero, sono affidate le conclusioni di un dibattito stimolante su un’Irpinia che ancora si muove tra limiti e potenzialità: «Mi ritrovo tra amici, con cui ho seguito un lungo percorso, che oggi mi porta a conoscere questa terra per cui sono necessari cambiamenti strategici che riguardano l’Intera regione. Va tenuto presente che il binomio agricoltura-territorio risulta inscindibile se calato su questo contesto, un connubio fondamentale che impone di rafforzare le origini rurali a fronte di una urbanizzazione sregolata che mostra le sue conseguenze drammatiche. Abbiamo la nostra maggiore risorsa nella specificità dell’agricoltura, per questo un contenitore generico è impensabile per riconnettere tutti i principi e invertire la tendenza dello spopolamento attraverso una pianificazione specifica. Questa è l’unica garanzia di sviluppo possibile, insieme ad un modello sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale con una necessità di incrementare il Welfare, per avere un’imprenditoria non solo conservativa, ma in grado di ricorrere ad investimenti strategici, trasformarsi e fare sensibili passi avanti. Perseguire questa strada è fondamentale senza determinare il rischio di un depauperamento del territorio, con equilibrio, bisogna arricchirlo e far si che le risorse esistenti vengano valorizzate. La nostra agricoltura può diventare redditizia e offrire garanzie di reddito per la vita, la sua promozione deve essere integrale».

DA "ARTICALAB"

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